CAGLIARI. "Non mettere la mascherina dentro gli ospedali? Nei fragili l'infezione può causare un’accelerazione verso situazioni gravi, fino alla morte". Sono le parole di Antonio Pintus, medico infettivologo dell'ospedale di Sassari che si schiera dalla parte dei tanti medici ed esperti che in questi giorni si sono detti contrari all'ipotesi di eliminare le mascherine all'interno dei reparti ospedalieri.
"Significa esporre a rischio elevato di infezione le persone più fragili, gli anziani ,i pazienti oncologici, immunodepressi, ematologici, etc etc, ricordiamoci che in questi pazienti, un’infezione che si sovrappone a situazioni di salute già di per se compromesse, può causare un’accelerazione verso situazioni gravi, fino alla morte", scrive Pintus, "noto che il governo della Meloni sta lavorando sulla negazione, verranno riammessi al lavoro medici novax, che con il loro comportamento scellerato hanno causato la perdita di troppe vite umane, la scienza non è un’opinione, è un insieme di dati e certezze".
Sulla linea intrapresa dal neo ministro della Salute Orazio Schillaci è intervenuta anche la Fondazione Gimbe: "L'uso delle mascherine nelle strutture sanitarie è fondamentale sia per proteggere professionisti e operatori sia soprattutto per tutelare i pazienti, in particolare anziani e fragili. L'obbligo dovrebbe essere reso permanente".
Il messaggio che il professor Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione, vuole lanciare al governo è: "Se da un lato mirano a segnare discontinuità politica, dall' altro vanno adeguatamente ponderate per impatto sulla salute e riguardo alle raccomandazioni internazionali".