NUORO. Dal Nuorese all'Oristanese: le prossime saranno settimane di proteste e fiaccolate in Sardegna per difendere il diritto alla salute. Sono pronti a scendere in piazza "contro lo smantellamento della sanità" cittadini, sindacati di medici e infermieri, comitati e amministrazioni comunali.
Già venerdì, 23 settembre, il "grande fronte" delle rappresentanze sindacali della Asl 3 e dei medici, insieme al comitato Sos Sanità Barbagia Mandrolisai, farà ripartire la lotta per la difesa del distretto di Sorgono e del ospedale San Camillo con una marcia che partirà alle 9.30 dall'ospedale San Francesco e raggiungerà la sede dell'Asl 3."Contro un visione e una narrazione", si legge nella locandina della manifestazione, "che ha prodotto effetti negativi su tutti i livelli, sopratutto nella sanità di Nuoro città e tutto il nuorese.
Nell'oristanese il comitato dei cittadini in difesa dell'ospedale Delogu di Ghilarza parla di "tragedia della sanità": "Allo spirare ormai dell’estate", si legge in una nota, "nessuno degli impegni pubblicamente assunti risulta soddisfatto: chiusa Medicina e spostati in altra sede gli operatori; buio assoluto per la Chirurgia; estensione pomeridiana dell’attività della Radiologia vergognosamente preclusa, però, alle urgenze del Presidio di Primo Intervento; silenzio profondo sulla proposta messa in campo dai Comitati della Sardegna Centrale per l’avvio di una serena valutazione sulla fattibilità del progetto di un Terzo Polo Sanitario Regionale".
Il 1 ottobre protesteranno anche i cittadini di Terralba con una fiaccolata "per chiedere di interrompere una volta per tutte la serie di tagli e sacrifici sul diritto soggettivo quale la salute ma soprattutto di abbattere le liste d’attesa per le visite nei poliambulatori nonché la ripresa delle attività di prevenzione e cura dei pazienti".