CAGLIARI. I rincari stanno colpendo tutti, compresi gli allevatori sardi, che però si sentono abbandonati e minacciano nuove proteste "eclatanti". "Neanche un accenno dalla politica alla nostra categoria nei programmi elettorali", denuncia Nenneddu Sanna, pastore e uno dei portavoce della protesta del latte, "Il mondo delle campagne, come tantissime altre attività, sta soffrendo, già a febbraio con la manifestazione del Sologo avevamo lanciato l'allarme, ma degli impegni presi allora come al solito il nulla".
"Se nel breve periodo non otterremo risposte siamo pronti a riprendere iniziative eclatanti", annuncia Sanna, "Fino a che non si scende in piazza nessuno si sveglia".
E parla anche di caccia: "Vogliono abolirla? I cinghiali stanno iniziando a mangiarsi le pecore, ormai sono dentro i paesi", attacca Sanna, "Non ci sono più i presupposti per andare avanti, perché ormai non si tratta più di soli rincari ma di speculazione incontrollata".
Dagli allevatori arriva quindi l'appello a tutta la filiera: "È arrivata l'ora di sedersi e di decidere tutti insieme: o chiudiamo tutti insieme o andiamo avanti tutti insieme".