CAGLIARI. In Sardegna la campanella non è ancora suonata, ma già montano proteste e malumori tra docenti e genitori degli alunni che tra poco torneranno fra i banchi di scuola.
Il 14 settembre è vicino ma, anche quest’anno, il sistema si trova a dover far fronte al problema delle cattedre vuote. Ci sarebbe un algoritmo, che non funziona come dovrebbe, alla base dei ritardi sulle nomine dei supplenti e il caos è servito.
Intanto però il tempo passa e in vista del rientro c’è chi ha pensato di scendere in piazza a protestare. Sulle chat gira un volantino che riporta una data: quella di lunedì 12 settembre, quando un movimento spontaneo di docenti si riunirà per un sit-in davanti alla sede della direzione scolastica regionale a Cagliari. “A pochi giorni dalla campanella centinaia di docenti non sanno se e dove lavoreranno”, denunciano, “vogliamo rispetto e dignità”.
Intanto l’ultimo report di Save The Children prima dell’avvio del nuovo anno scolastico mostra dati non rassicuranti per l’Isola. Il 13,2% dei minori non arriva al diploma delle superiori perché abbandona gli studi. E si segnala anche il problema delle scuole povere e private di mense e palestre .