QUARTU. “Chi distrugge il Molentargius si macchia di un delitto esecrabile, perché oltre alla natura, distrugge il suo futuro e quello dei suoi figli”. Sono dure le parole del sindaco di Quartu Graziano Milia, affidate a un post sui social, dopo il devastante rogo che ha sfregiato, per l’ennesima volta, il parco naturale, sfiorando anche alcune abitazioni.
“Occorre sollevare il livello di consapevolezza e di vigilanza, a tutti i livelli: chi sa parli, perché non è più il tempo dell’omertà”, è l’appello di Milia, “Bisogna difendere il Molentargius, che è una straordinaria opportunità per i nostri territori”.
Per farlo, però - sostiene il primo cittadino - bisogna che intervengano le istituzioni. “Rinnovo il mio invito alla Regione affinché si avvii una discussione seria su come rafforzare il Parco, dandogli finalmente una dimensione compiuta in termini di risorse, personale e mezzi, e dotando l'attuale direzione di una reale operatività”, dice Milia, “Oggi il Parco del Molentargius non ha un direttore che lavora lì tutti i giorni e nemmeno un personale proprio. È veramente difficile mandare avanti un parco come quello in questo modo”.
Sulla pagina social del Parco di Molentargius spunta invece lo sfogo del direttore Claudio Papoff: "Con una dotazione finanziaria più corposa", spiega, "potremmo predisporre di una squadra di persone con un nostro mezzo antincendio, per partecipare più rapidamente allo spegnimento di quei fuochi che divampano spesso lontano dalle colonnine antincendio. Con le necessarie risorse potremmo anche installare un adatto sistema di rilevamento, sul nascere, delle prime fiamme. Il Parco lo tuteliamo tutti assieme, con tanto amore e rispetto”.