SANT'ANTIOCO. "La Regione faccia la sua parte e sostenga concretamente i Comuni promuovendo una legge specifica che conceda contributi straordinari al fine di fronteggiare il “caro energia”". È l'appello del sindaco di Sant'Antioco Ignazio Locci al presidente della Regione Christian Solinas su quello che è destinato a diventare, dice il primo cittadino, "un dramma socio-economico".
"Un problema che va affrontato con la stessa risolutezza con cui ci si è occupati della pandemia da Covid-19", precisa Locci. "Il rischio, infatti, è che i Comuni si vedano costretti ad applicare misure urgenti volte al risparmio dell’energia, mettendo a rischio, loro malgrado, la sicurezza dei cittadini. Ed è quello che potrebbe accadere, ad esempio, se si spegnessero i lampioni in determinate fasce orarie, se si abbassassero le temperature degli edifici pubblici, scuole comprese".
"Senza dimenticare", continua il sindaco, "le ripercussioni sui servizi al cittadino, come mense scolastiche, impianti sportivi, servizi ai disabili e agli anziani. Del resto, inutile girare la faccia dall’altra parte: queste bollette non sono più sostenibili, sono ormai più che raddoppiate".
"Inoltre occorre avere un occhio di riguardo sulle attività commerciali con potenza inferiore a 16,5 Kwh, che allo stato attuale risultano tagliate fuori da ogni tipo di aiuto.
È doveroso agire al di là delle misure che il Governo è in procinto di inserire nel Decreto Aiuti. La Regione Sardegna non deve perdere tempo.