CAGLIARI. Ci sono dati personali e finanziari di direttori generali e dipendenti. Il contenuto delle loro mail. Contatti, numeri di cellulare, documenti riguardanti accertamenti della Guardia di Finanza per almeno un triennio. Ma anche le carte contenenti i dettagli di procedimenti penali per occupazioni abusive, quelli sui contenziosi in tribunale (civile e amministrativo) con privati e società. E ancora tutti i documenti sulle concessioni di beni immobili nel territorio della Città metropolitana di Cagliari, compresi tutti i dati sensibili.
Questo e tanto altro ancora: è lungo, molto lungo, l'elenco di file della Regione che sono stati sequestrati e messi a disposizione nel deep web a seguito di quello che in viale Trento definiscono "attacco hacker". I pirati informatici sono entrati nel database della più importante amministrazione della Sardegna e hanno fatto incetta di documentazione che doveva essere privata, per metterla a disposizione nella rete parallela (qui un elenco non esaustivo di ciò che è stato cannibalizzato)
Ad ammetterlo l'incursione è la stessa Regione, con una nota pubblicata sul sito istituzionale ma non pubblicizzata attraverso uno dei consueti comunicati stampa.
Si legge che lo scorso 17 giugno l'ente "ha ricevuto comunicazione della pubblicazione nel dark web di cartelle contenenti dati personali dei propri dipendenti e degli utenti di alcune Direzioni generali. La documentazione illegittimamente divulgata potrebbe arrecare conseguenze ai diritti degli interessati coinvolti", prosegue la nota, "quali ad esempio l’usurpazione di identità, la perdita di controllo da parte degli interessati sui dati personali che li riguardano, l’utilizzo dei dati personali degli interessati a scopo di phishing".
La pubblicazione, viene spiegato, "appare collegata ad un attacco informatico subito da questa amministrazione ai primi di febbraio, rispetto al quale la Regione si è immediatamente attivata interessando tempestivamente le autorità competenti".
C'è poi l'elenco degli uffici coinvolti. E sono quelli che fanno capo a "Direzione generale degli enti locali, Direzione generale della Protezione civile; le stesse Direzioni hanno attivato delle caselle e-mail dedicate a cui i potenziali interessati possono rivolgersi per avere informazioni sulla natura dei dati coinvolti. Il titolare terrà aggiornati gli interessati non appena saranno disponibili maggiori dettagli".
Intanto, è l'avvertimento per i dipendenti, meglio cambiare le password.