PIRRI. È uno scenario spettrale quello dei parcheggi che furono della storica Città mercato di Pirri. All’ora di punta sono più quelli liberi di quelli occupati.
E basta varcare la porta scorrevole della galleria commerciale per ritrovarsi davanti tutte le serrande abbassate. Su 43 negozi, un bricocenter e un ipermercato, solo due attività più la tabaccheria “reggono” e tengono aperti i loro punti vendita. Proprio perché gli affari vanno tutt’altro che a gonfie vele, anche il punto Conad ha deciso di chiudere.
Dal 2 luglio e fino alla prossima primavera. Nel frattempo inizieranno anche i lavori di ampliamento del centro commerciale. “La galleria commerciale è tristissima”, dice Michele Orlandi, direttore della Rete Sardegna Conad, “chiaramente anche le presenze stanno diminuendo tutti i giorni, economicamente è insostenibile”.
Rimane l’incognita del destino dei lavoratori. Da parte dei vertici Conad è partita una proposta di esodo. Rispetto al fabbisogno del circuito, i dipendenti di via Doloianova sono troppi. “La stragrande maggioranza verrà messa in cassa integrazione durante la ristrutturazione”, precisa
Orlandi, “alla fine dei lavori avremo l’idea di quanti potremmo rioccuparne, con il sindacato stiamo facendo un piano di incentivo all’esodo, oggi l’organico è di gran lunga superiore ai nostri fabbisogni”.
La preoccupazione per i dipendenti del supermercato cresce anche tra i sindacati. Secondo una stima di UilTucs sono circa 70 quelli che potrebbero perdere il loro posto di lavoro. “Ancora oggi non sappiamo se ci saranno degli esuberi”, dice Cristiano Ardau, segretario regionale UilTucs, “quindi sì ai lavori, ma con la tutela dei posti di lavoro, nessuno deve perderlo”.