CAGLIARI. Prezzi alle stelle e rincari da record. Anche i cagliaritani finiscono nella morsa mortale dell'inflazione: lo certificano i dati Istat su Cagliari, che nel mese di maggio 2022 ha visto l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività segnare una variazione del +0,6%, in aumento rispetto al +0,2% registrato nel mese precedente. L’indice tendenziale registra una variazione del +7,1%, risultando così ancora in aumento rispetto a quella del mese di aprile.
L'inflazione pesa ormai sulla vita quotidiana dei cagliaritani per tutti i settori: a partire dai prodotti alimentari, che questo mese, registrano una variazione congiunturale del +0,8%, in diminuzione rispetto al mese precedente in cui si era registrata una variazione del +2,5%. L’indice tendenziale che segna una variazione del +8,0%, risulta essere in aumento rispetto al +7,0% registrato nel mese di aprile. Nello specifico in aumento si segnalano le variazioni significative delle classi “Pesci e prodotti ittici” e “Frutta” +2,1%, “Prodotti alimentari n.a.c.” +2,0%, “Carni” +1,7%, “Oli e grassi” +1,4%, “Latte, formaggi e uova” +1,3%, e
“Pane e cereali” +1,1%. In diminuzione si segnala una sola variazione nella classe “Vegetali” -3,1%.
Aumentano anche i prezzi degli alcolici (+2,9%) e dei vini (+1,8%).
Una delle voci più impressionanti è ancora quella dei trasporti, principalmente a causa del caro carburante. L’indice tendenziale ha una variazione del +12,0%, risultando così in aumento anche esso rispetto al +10,7% registrato nel mese precedente. Nello specifico, in aumento si segnalano variazioni significative nelle classi “Trasporto aereo passeggeri” +6,0% e “Carburanti e lubrificanti per mezzi di trasporto privati” +2,5%. In diminuzione non si segnala alcuna variazione.
Continua la salita anche delle variazioni su gas (+1,6%) e “Energia elettrica” +1,2%. In diminuzione si segnala una sola variazione significativa nella classe “Altri servizi per l’abitazione n.a.c.” -7,6%. L’indice tendenziale per i costi della casa, che registra +25,2%, risulta essere in aumento anche esso rispetto al +24,7% registrato nel mese di aprile.
Sui servizi di ristorazione e soggiorni il tasso congiunturale della divisione a maggio registra una variazione del +1,1%, nel mese precedente si era
registrata una variazione del +1,2%. L’indice tendenziale segna una variazione del +5,8%, risultando così in aumento rispetto al valore del mese precedente in cui si era registrato +5,0%. Tra le singole classi, in aumento si segnala una sola variazione significativa su “Servizi di alloggio” +5,5%. In diminuzione non si segnala alcuna variazione.
In aumento anche costi di spettacoli e cultura: ci sono da segnalare variazioni significative su “Supporti di registrazione” +4,4%, “Apparecchi fotografici e cinematografici e strumenti ottici” +3.5%, “Articoli sportivi, per campeggio e attività ricreative all’aperto” e “Animali domestici e relativi prodotti” +2,3%, Pacchetti vacanza” +1,1% e “Articoli di cartoleria e materiale da disegno” +1,0%. In diminuzione si segnalano variazioni significative nelle classi “Apparecchi di ricezione, registrazione e riproduzione di suoni e immagini” e “Apparecchi per il trattamento dell’informazione” -2,5% e “Servizi ricreativi e sportivi” -1,7% .
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