CAGLIARI. Le condizioni economiche dichiarate erano sotto la soglia di povertà. Ma girava con auto di lusso e conduceva un tenore di vita ben al di sopra delle sue possibilità. Quelle derivanti da introiti legali, almeno. Perché Giovanni Portas, quarantunenne cagliaritano, che stando alle risultanze della questura ha condotto una scalata nel mondo della malavita, era in mezzo a importanti traffici di cocaina: nel 2021 era stato arrestato perché aveva un carico di oltre venti chili, intercettato dopo l'arrivo al porto di Olbia.
La polizia nei suoi confronti ha eseguito la misura di prevenzione personale e patrimoniale della confisca di pubblica sicurezza su beni mobili, nonché la misura della sorveglianza speciale.
Gli accertamenti effettuati dai poliziotti dell’Anticrimine hanno evidenziato che Portas "ha posto in essere condotte antisociali e illecite fin dalla più giovane età e che non ha mai manifestato comportamenti denotanti l’abbandono delle logiche criminali, anche dopo aver trascorso lunghi periodi in regime di detenzione; anzi, è emersa una allarmante progressione criminosa, specie nel settore del traffico di cocaina, svolgendo senza soluzione di continuità, con un ruolo di assoluto rilievo nella malavita locale, attività di traffico in materia di stupefacenti"
Dalle indagini patrimoniali, finalizzate ad individuare le fonti di reddito, ad acclarare l’effettivo tenore di vita, le disponibilità finanziarie e il patrimonio del quarantunenne e del suo nucleo familiare, è emerso che Portas, da diversi anni, benché privo di patente perché revocata, ha sempre avuto a disposizione lussuose auto di grossa cilindrata, intestate a sé o a prestanome.
Al contrario, la situazione economica dal punto di vista formale del suo nucleo familiare è stata sempre sotto la soglia di povertà assoluta.
Proprio il contrasto tra le condizioni economiche formali e quelle riscontrate nella realtà, rispetto al valore dei beni posseduti e ai costi per il loro mantenimento (in riferimento soprattutto alle automobili), era evidente e non lasciava spazio a dubbi. In particolare, da ciò si è potuto ragionevolmente dedurre che i beni di maggior valore nella disponibilità di Portas e dei suoi familiari fossero stati acquistati con i proventi delle attività illecite in materia di stupefacenti.
Le risultanze degli accertamenti compiuti dai poliziotti della Divisione Anticrimine, contenute nella proposta del Questore di Cagliari, sono state accolte dal Tribunale che ha adottato le misure di prevenzione.
I poliziotti hanno dato esecuzione sia al sequestro finalizzato all’applicazione della Misura di prevenzione patrimoniale della Confisca su due autovetture, sia alla Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza, per la quale, il 41enne, per i prossimi 3 anni, avrà, tra le altre prescrizioni, l’obbligo di presentazione alla P. S. e il divieto di uscita, senza comprovata necessità, nelle ore serali e notturne.
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