LA MADDALENA. Hanno fatto il giro d'Italia, l'anno scorso, le immagini delle migliaia di barche che l'anno scorso infestavano le coste degli isolotti dell'arcipelago di La Maddalena. Un buon segnale per il turismo, pessimo per l'ambiente. Perché quello è un parco. E per questo il direttivo dell'ente ha deciso di correre ai ripari limitando da quest’anno il noleggio nautico.
Sono confermate le licenze del 2021 ma non se ne accetteranno nuove per garantire una maggiore tutela dell’ambiente che è già saturo e assicurarne quindi un utilizzo più sostenibile.
"Sono confermate le licenze del 2021 ma non se ne accetteranno nuove per garantire una maggiore tutela dell’ambiente che è già saturo e garantirne quindi un utilizzo più sostenibile", lo fa sapere Gianluca Mureddu, del Direttivo del Parco nazionale dell'arcipelago di La Maddalena, in quota dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.
"Stanno circolando notizie inesatte, non abbiamo imposto nessuna nuova limitazione per i non residenti", spiega.
La decisione ha infatti scatenato la rabbia di Confindustria nautica, che ha addirittura chiesto l'intervento del governo.
Ma si tratta di un’incomprensione, infatti, nessuna limitazione particolare è prevista per i non residenti, oltre a quella che era già in vigore dal 1996. Si tratta del Dpr imposto dal presidente della Repubblica, come spiega il sindaco di La Maddalena Fabio Lai che fa chiarezza sull’argomento.
"Il provvedimento fissa al 75% la quota di autorizzazioni per le attività di noleggio e locazione di imbarcazioni da rilasciare ai residenti, lasciando solo il restante 25% di permessi a disposizione degli operatori che non risiedono a La Maddalena", dice Lai.
“Oggi le limitazioni le ha imposte il direttivo del Parco Nazionale con un proprio atto. Domani, se l’arcipelago continuerà ad essere sfruttato così in maniera selvaggia, le limitazioni le metterà la natura perché le spiagge scompariranno completamente. E allora non si potrà né lavorare né godere di questo paradiso. Come sindaco sono in linea con il Presidente del Parco Fabrizio Fonnesu circa la necessità di dirigersi verso un modello sostenibile di accesso. Sì al lavoro e alle imprese, ma bilanciato con le esigenze di tutela”.