CAGLIARI. Il consiglio regionale il 18 maggio torna al lavoro dopo quasi 50 giorni di blocco delle attività dell'aula. L'ultima riunione operativa della massima assemblea sarda risale al pomeriggio dello scorso 30 marzo: erano state approvate le leggi sulla regolamentazione delle aree sosta dei camper, sugli aiuti agli allevatori e una norma che prevedeva "interventi vari in materia di enti locali".
Il consiglio era stato riconvocato per il 6 aprile. Si doveva parlare di "Misure per la valorizzazione della filiera produttiva del latte d'asina in Sardegna". Ma due giorni prima era arrivata la comunicazione: seduta rinviata a data da destinarsi.
Il 28 aprile c'è stato il passaggio in aula per le celebrazioni di sa Die de sa Sardigna: riunione istituzionale senza temi all'ordine del giorno.
E ieri la nuova convocazione, per mercoledì 18 maggio. Stando all'ordine del giorno, è prevista la surroga di Valerio de Giorgi (arrestato) con Paolo Congiu (primo dei non eletti nella lista di Forza Paris): il nuovo entrato dovrà anche comunicare a quale gruppo aderirà.
Poi si parlerà della mozione del centrosinistra, si legge, "sul rischio del fallimento della Regione Sardegna rispetto all’occasione del PNRR e le azioni politiche per un Recovery plan di compensazione: una nuova alleanza col sistema delle autonomie locali e con le organizzazioni economiche e sindacali sarde, per nuovo accordo con lo Stato".
“La maggioranza sardo leghista pensa solo alle poltrone e a un rimpasto che ancora oggi manca, è meglio tornare alle urne e rivotare per dare alla Sardegna un Governo che pensi ai problemi reali”. Così il consigliere regionale del Pd Piero Comandini dopo che è arrivata una data per la prossima riunione del Consiglio regionale: il 18 maggio. Si torna al lavoro dopo quasi 50 giorni di blocco delle attività dell'aula. L'ultima riunione operativa della massima assemblea sarda risale al pomeriggio dello scorso 30 marzo (se non si conta la cerimonia per Sa Die de sa Sardigna). Per il Pd Piero Comandini la maggioranza pensa solo alle poltrone, meglio tornare alle urne.
“Il Consiglio regionale non si riunisce da due mesi, in piena emergenza sanitaria con problemi dei trasporti, con la situazione economica che vede la Sardegna scivolare tra le ultime regioni d’Italia per quanto riguarda la sua ripresa post pandemia, la maggioranza pensa solo alle poltrone attraverso un rimpasto che ancora oggi manca, io credo che sia giunta l’ora di dire ai sardi che è meglio tornare alle urne”.
Dal consigliere di Fratelli D’Italia Fausto Piga arriva una rassicurazione: “La prossima seduta sarà l’occasione per trattare un tema importante come quello del Pnrr”. Ma tiene anche a precisare che l’azione politica e amministrativa non si è mai fermata. “Abbiamo audito portatori di interessi e stiamo affrontando nuove esigenze e priorità segnalate dai cittadini per arrivare a nuovi provvedimenti legislativi che dovranno approdare in aula quanto prima nel rispetto dei regolamenti”.
- Monica Magro
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