CAGLIARI. Il Comune di Cagliari “dimentica” di pagare le tasse sull’edilizia pubblica e l’Agenzia delle Entrate batte cassa per mezzo milione di euro. Sono 3200 gli alloggi di edilizia residenziale per i quali palazzo Bacaredda non ha versato imposte dal 2003 al 2016. Del 2003 è una legge regionale che prevede per la disciplina dell’edilizia residenziale un regime agevolato: gli alloggi Erp – aveva stabilito la Regione – non saranno più dati in “locazione” ma in “concessione”, con tutto quello che ne deriva in termini burocratici e fiscali.
Ma il diavolo, si sa, sta nei dettagli. Nel dicembre dello scorso anno il Comune riceve dalla direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate sei avvisi di liquidazione dell’imposta di registro sui contratti di locazione Erp - relativi al quinquennio 2011-2016 - con tanto di interessi e sanzioni. Totale: 1.728.211,47 euro.
Il Servizio politiche sociali e salute - subentrato nel frattempo nella gestione degli alloggi Erp - non ci sta: “Sono soldi che non sono più previsti dalla legge regionale”, obietta chiedendo aiuto all’Avvocatura comunale. Quest'ultima, dal canto proprio, se da un lato segnala al Comune che “la competenza ad introdurre una norma di agevolazione fiscale spetta in via esclusiva allo Stato e non alla Regione”, dall’altro si accorge che il Fisco ha fatto male i conti.
A metà gennaio 2017 il Comune scrive allora al Fisco: abbiamo sbagliato - ammettono dagli uffici del Servizio politiche sociali - e siamo disposti a pagare, ma le tasse vanno ricalcolate al ribasso, se possibile senza interessi e sanzioni. La richiesta viene accolta solo in parte dall’Agenzia delle Entrate: nessuno sconto su interessi e sanzioni, ma una revisione degli importi da un milione e settecentomila a 465.001,72 euro.