CAGLIARI. Un uomo, con passamontagna, guanti e occhiali da sole. È questo l’unico identikit del maniaco che si aggira tra mezzanotte e le cinque del mattino a Mulinu Becciu tra le vie Carpaccio, Giotto, Dessì Deliperi e Gherardo delle Notti, e molesta le donne. Si spoglia, o si masturba, o arriva a toccare e aggredire fisicamente le donne. La denuncia arriva da Chiara Durzu, residente del quartiere che non intende continuare a vivere in una condizione di “libertà vigilata”. “Nel 2019 abbiamo presentato una denuncia alle forze dell’ordine ma non è cambiato nulla”, dice la Durzu, “lo scorso anno abbiamo deciso di scrivere al sindaco di Cagliari ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta”.
Per questo oggi parte l’ennesima richiesta. “Che si possano prendere provvedimenti per porre fine a tutto questo, voglio essere una donna libera di girare a qualsiasi ora senza sentirmi minacciata e senza dover ricorrere all’aiuto di nessuno, non voglio che passi il messaggio che sia normale dover cambiare le proprie abitudini o farsi accompagnare da un fratello o un fidanzato o un marito o un padre a una certa ora”. L’opposizione in consiglio comunale non rimane in silenzio. “È inaccettabile che le donne di Mulinu Becciu stiano vivendo una situazione così drammatica”, dice Camilla Soru, consigliera del Pd, “è un problema vecchio che attanaglia il quartiere da tempo e L’aggressore è sempre lo stesso”.
Anche la consigliera Soru chiede un intervento tempestivo. “Prima che ci scappi il morto, da una parte o dall’altra, per proteggere le donne di Mulinu Becciu e gli altri del quartiere che rischiano di commettere una scemenza se le istituzioni e le forze dell’ordine non compiono il loro dovere”. La battaglia continua. “Chiederò un appuntamento al prefetto”, precisa la Soru che aggiunge “se sarà necessario ci attiveremo grazie alla tanta solidarietà che abbiamo ricevuto in questi giorni soprattutto dall’onorevole Romina Mura che si è detta fin da subito disponibile, per arrivare la Ministero dell’Interno”.