QUARTUCCIU. Quartucciu, istituto comprensivo Ermanno Cortis: una maestra risulta positiva, la Asl manda in quarantena gli alunni di due classi, le seconde. Anche se, secondo le circolari ministeriali, dovrebbero proseguire con le lezioni in presenza. Succede anche questo al rientro a scuola con la Omicron che dilaga. E non si tratta di un caso isolato.
A descrivere la situazione difficile da gestire cercando di fare chiarezza è il presidente dell’Anp Massimo De Pau. “Il Governo ha scelto una linea un po’ all’inglese che espone a problemi di natura organizzativa. All’infanzia, con un caso di positività c’è la sospensione didattica per dieci giorni. Alle primarie, con un caso, si va in sorveglianza, si può fare un test rapido antigenico molecolare. Nel caso invece di due positività si parte con la didattica a distanza con tampone molecolare antigenico alla fine del decimo giorno”. Ma secondo De Pau il problema maggiore si registra per le secondarie di primo e secondo grado, dove è prevista l’autosorveglianza con un caso di positività.
“Con un caso di positività è prevista l’autosorveglianza con utilizzo delle mascherine Ffp2, e tutte le scuole non le hanno, dovrebbe fornirle il Governo se si considera anche il prezzo di un dispositivo che non è basso. Abbiamo chiesto al ministro se è necessario un tampone e ieri ha riferito che avrebbe dato una risposta in questi giorni. Quando i casi di positività sono due, si va in didattica digitale integrata, che prevede dei momenti in cui si possono fare dei lavori in presenza e si distinguono i casi in cui i ragazzi hanno o meno iniziato il ciclo vaccinale, una situazione particolarmente complessa. Mentre con tre casi di positività si va in didattica a distanza”. E tra perplessità, dubbi, e gestione dei casi, la situazione epidemiologica nell’Isola intanto peggiora. Devono ancora essere fatti i conti con la variante, con le direttive applicate a piacere e gli organici a rischio per i contagi.
Difficile capire ora quante classi sono già in dad o a casa perché magari gli insegnanti sono positivi e non si è riusciti a trovare una supplente. “Le scuola hanno ripreso la loro attività solo ieri”, precisa De Pau, “bisogna aspettare la fine della settimana per fare un bilancio. Si parla già di una positività che potrebbe toccare anche il 10 per cento, ma sono dei dati da prendere con le pinze”. E secondo De Pau “il caos c’era da aspettarselo, venendo a mancare le ordinanze regionali, si devono rispettare le ordinanze sindacali spesso scritte in un modo o in un altro”.