CAGLIARI. Sono 109 le donne uccise da inizio anno in Italia, l'8% in più rispetto al 2020, e il 63 per mano del partner o dell'ex, quattro sono sarde. Lo dimostrano i dati più recenti che riguardano il fenomeno del femminicidio in Italia diffusi in occasione della Giornata nazionale contro la violenza sulle donne.
In Sardegna le vittime dei femminicidi più recenti sono: Elisa Mulas, Simonetta Fontana, Angelica Salis e Alessandra Piga. Non tutte vivevano sull'Isola. Le tragedie più recenti riguardano Elisa Mulas 43 anni e Simonetta Fontana, 64, morte il 17 novembre 2021, ammazzate da Nabil Dhahri, 38 anni che ha tolto la vita alla compagna poi alla suocera. Dhahri ha ucciso a coltellate anche due bambini poi si è suicidato.
Lo scorso 9 settembre invece a Quartucciu è morta Angelica Salis, 60 anni, uccisa dal marito di 67 anni che l'ha accoltellata ripetutamente. Poi ha chiamato i carabinieri.
Alessandra Piga, 25 anni originaria di Maracalagonis, invece è stata uccisa a coltellate sabato 12 giugno 2021 all'interno di una villetta a Colombiera, frazione del comune di Castelnuovo Magra in provincia di La Spezia. Il responsabile dell'omicidio è l'ex compagno, Yassin Erroum, 30 anni, originario del Nordafrica. Alessandra era partita pochi giorni prima dalla Sardegna per raggiungere la Liguria. A maggio lei si era voluta allontanare dal marito, tornando dai genitori in Sardegna. Dalla loro relazione era nato un figlio di un anno e mezzo.
Nella cronaca nera di quest'anno non ci sono solo gli omicidi ma anche le gravissime aggressioni, come quella avvenuta l'11 maggio scorso che ha sconvolto la comunità di Tortolì e non solo. Paola Piras, 50 anni, è stata violentemente aggredita dall'ex compagno di origini pachistane Shahid Masih. Il figlio Mirko Farci è morto a soli 19 anni mentre cercava di difenderla. Paola ferita gravemente ha passato 40 giorni in coma e quando si è risvegliata ha appreso la tragica notizia della morte del figlio.
Poi c'è un altro episodio recente avvenuto a Sennori l'8 settembre scorso quando un tentato omicidio è diventato suicidio.
Piera Muresu, 48 anni, è stata colpita da due spari esplosi dal suo compagno, Adriano Piroddu, che poi si è tolto la vita. Piera era ricoverata in gravissime condizioni, ora è fuori pericolo.
"Troppe le donne uccise, troppe le richieste di aiuto non adeguatamente e tempestivamente raccolte. Una vergogna della nostra civiltà", l'ha definita la Guardasigilli Cartabia, annunciando un pacchetto di misure, a cui hanno lavorato 5 ministre, per rafforzare strumenti di prevenzione, aumentare le pene e introdurre la procedibilità d'ufficio.
"Occorre uno sforzo unanime di tutte le Istituzioni per combattere alla radice questo cancro sociale, garantendo una rete di sostegno che indichi e garantisca alle vittime il percorso per liberarsi da ogni genere di violenza e oppressione, partendo dall'ascolto", lo afferma il presidente della Regione Christian Solinas nella giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne.
"La Regione sarda", dice il presidente, "è impegnata sul territorio con il sostegno ai centri antiviolenza, per garantire alle donne vittime di violenza quel momento di accoglienza e ascolto che è il presupposto per un percorso di liberazione da situazioni di violenza di ogni genere, dentro e fuori le mura domestiche.
Nell'anno in cui celebriamo Grazia Deledda, luminoso emblema della donna sarda, vogliamo moltiplicare il nostro impegno", dice il presidente Solinas, "per combattere ogni forma di violenza contro le donne, coscienti che ancora molto resta da fare".
- T.P.
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