SASSARI. Cento contagiati, cinque in ospedale, due gravi. Si aggrava - e rischia di essere destinato a peggiorare - il bilancio del focolaio di Covid scoppiato nel nord Sardegna tra i pellegrini che hanno partecipato a un viaggio di fede a Medjugorje. La carovana è tornata in Sardegna il 27 ottobre: era in uno dei territori, la Bosnia, dichiarata zona rossa perché lì la circolazione virale sta esplodendo.
C'è chi aveva manifestato sintomi anche durante la permanenza nelle zone dove si dice sia apparsa la Madonna. Ma è riuscito a partire con un volo charter - i pellegrini erano in tutto 170 - perché a quanto pare il tampone era risultato negativo per tutti. Solo che al rientro la situazione è precipitata: la stragrande maggioranza dei pellegrini era non vaccinata. E tutti hanno partecipato a riunioni e preghiere, anche affollate. In Sardegna, poi, gli incontri con i parenti, il contatto, le visite, la consegna di gadget e acqua santa e benedetta. Tutte ottime occasioni per il virus, che è passato da una casa all'altra.
Quello del tracciamento, per i medici dell'Aou di Sassari, è diventato un lavoro gigantesco. E le previsioni dicono che il numero dei contagiati è inevitabilmente destinato a salire.