CAGLIARI. Chi inquina meno, con auto o camion, oggi rischi di rimanere a piedi. Succede in tutta Italia. Sardegna compresa, dove il 70 per cento di camion rischia di fermarsi. Sono mezzi di ultima generazione, euro 5 ed euro 6, che per continuare a viaggiare devono avere l’Adblue. Un additivo antismog che serve per mettere in moto i veicoli diesel. Senza questo liquido il mezzo non si accende neanche. Il problema? Non si trova. E quando c'é, si scopre che il prezzo è quasi raddoppiato in una settimana.
Il metano è alle stelle, e i costi di produzione dell’additivo diventano più alti di quelli di vendita, quindi le aziende si sono praticamente fermate. Pochi i litri in commercio. E le chiamate nell’Isola arrivano anche da oltre Tirreno: “Pronto? Ha AdBlue?”, almeno dieci volte al giorno secondo chi lo vende in taniche.
“Riceviamo decine di richieste quotidiane”, spiega Vincenzo Elia, che lavora nel negozio della figlia in via Sant’Avendrace dove si vendono lubrificanti e ricambi per auto, “noi abbiamo ancora pochi litri, e ciò che c’è costa anche il doppio rispetto a prima”. Numeri alla mano, all'inizio lo vendeva a 60 centesimi, oggi a 2 euro.
Stesso discorso nei distributori. Chi non ha la pompa (ne è presente solo una in tutta Cagliari, alla Esso di viale Marconi), spesso vende le taniche. E registra una corsa all’acquisto del prodotto, anche quando l’esigenza non c’è. “Arrivano clienti che ci chiedono litri di prodotto anche se non ne hanno bisogno”, spiega Francesca Floris, titolare del distributore Esso di via Berlino, “la settimana scorsa c’era tanta scorta, questa ho dovuto fare un nuovo ordine. Circola la voce che presto non si troverà più in commercio. Da me costa circa 18 euro la tanica da dieci litri”.
Si parla di una lista d’attesa per ordinare il prodotto. “I nostri fornitori dicono che non ne hanno”, spiega Marco Atzeni, titolare della stazione di servizio Q8 di viale Monastir, “il fustino da noi costa circa 13 euro anziché 9 come prima, ne abbia abbiamo ancora pochi litri e dobbiamo metterci in lista d’attesa per ordinarlo”.
I diretti interessati sono maggiormente gli autotrasportatori: senza quel liquido ecosostenibile, non si possono usare i mezzi. E quindi non si può lavorare. “I prezzi da 30 centesimi al litro sono passati a 1 euro e 35 centesimi al litro”, spiega Giovanni Pani, autotrasportatore, “in Sardegna una produzione non c’è, pertanto siamo penalizzati ulteriormente”. E l’unico produttore in Italia si chiama Yara, la sede è a Ravenna: la preparazione dell’additivo è stata sospesa.
I danni sono molteplici: le aziende non possono far camminare i camion senza il prodotto, e rischiano di diventare illegali. “Per mezzo di emulatori i veicoli possono eludere il controllo delle centraline, modifiche che sarà necessario fare se non si vuole fermare la produzione di un’azienda”. Lo scenario è che tornino tra le strade italiane mezzi più vecchi e inquinanti, o illegali.
- Monica Magro
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