CAGLIARI. Nessun accorpamento e nessuna scuola chiusa, in Sardegna, per il prossimo anno scolastico. Anche se nell'Isola ci sono 25 istituti così piccoli e poco frequentati che non riescono nemmeno a rispettare il limite minimo di alunni in deroga, ossia inferiore ai parametri nazionali.
La rassicurazione è emersa durante l'audizione in consiglio regionale dell'assessore alla Pubblica istruzione Andrea Biancareddu, che ha illustrato le linee guida del piano di dimensionamento scolastico approvato dalla giunta regionale. Il provvedimento è passato all'unanimità in commissione Cultura. Ma durante la discussione sono emerse anche le criticità del sistema.
L’atto della programmazione per la definizione delle autonomie scolastiche e dei servizi per le scuole di ogni ordine e grado, ribadisce l’opportunità della riduzione della soglia minima del numero di alunni necessario per l’assegnazione di un dirigente scolastico e di un direttore dei servizi amministrativi, passando dai 600 alunni a 500 alunni e dai 400 alunni ai 300 alunni per i Comuni montani e le isole minori. La deroga a tali limiti, così come spiegato dall’assessore, già concessa lo scorso anno alla luce dell’emergenza da Covid, è stata quindi formalmente richiesta, anche per l’annualità 2022-2023, al ministero dell’Istruzione e si auspica, così come sollecitato anche dal consigliere del Pd, Piero Comandini, il coinvolgimento e il sostegno dei parlamentari eletti in Sardegna, affinché la proposta possa essere inserita in norma, magari in sede di approvazione della legge di Stabilità.
Il direttore dell’ufficio scolastico regionale, Francesco Feliziani, ha posto in luce quelle che ha definito “le problematiche della rete scolastica in Sardegna” e che riguardano 25 istituti “sottodimensionati anche rispetto ai parametri in deroga per il numero minimo di alunni necessari per il mantenimento dell’autonomia scolastica. "Manca un intervento deciso – ha affermato il rappresentante del ministero – sulle realtà scolastica troppo piccole e sottolineo il ritardo con il quale si procede sul piano di dimensionamento scolastico, considerato che la commissione consiliare soltanto oggi è chiamata ad esprimere un parere sulle linee guida e non già sul piano che però deve essere approvato entro la fine dall’anno".
Gli istituti che non rispettano i limiti dei 500 e 300 alunni sono 25 complessivamente: 12 in provincia di Cagliari (DDS Is Mirrinios; CD via Castiglione; IIs Atzeni di Capoterra; IC Carbonia, ITC Mattei di Decimomannu, IC Guasila; Pitagora di Isili; Ic Mandas di Mandas; Istituto comprensorio di Narcao; IC Santadi; IC Settimo San Pietro; Ic Siliqua); 7 in provincia di Nuoro (IIS Businco di Jerzu; IC Orani; IC Orgosolo; IC Orotelli; IC Motzo Silanus-Bolotana; IC Tertenia; IC Villagrande); 1 in provincia di Oristano (IC Ghilarza) e 5 in provincia di Sassari (IC Arborea di Castelsardo; IC Osilo; IC San Teodoro; IC Sennori e IC Usini).
- Redazione
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