CUGLIERI. Il mare di santa Caterina di Pittinuri è nero di cenere: le piogge degli ultimi giorni hanno riempito fiumi e torrenti dei resti del devastante incendio che ha colpito il Montiferru alla fine del luglio scorso, incenerendo oltre 20mila ettari di boschi e uliveti. I danni devono ancora essere ristorati, mentre le conseguenze sull'ambiente continuano a essere pesanti: ieri i surfisti cavalcavano onde nere, mentre quelle che erano piante secolare sono pezzi anneriti che galleggiano e vengono trasportati sulla spiaggia.
Il fenomeno è particolarmente impattato: cenere e fango hanno "intossicato" anche i corsi d'acqua che confluiscono nei bacini dai quali si riforniscono i paesi della zona. E il sindaco di Santu Lussurgiu, uno dei paesi più colpiti dal fuoco, è stato costretto a emanare un'ordinanza che vieta l'utilizzo dell'acqua per uso potabile: i campioni sono stati prelevati oggi ma i risultati potrebbero arrivare non prima di lunedì.