CAGLIARI. Partite per una guerra che doveva essere senza esclusione di colpi, Ita e Volotea non seppelliscono l'ascia ma levano la gamba al primo contrasto: domani al Tar della Sardegna si celebra l'udienza sul ricorso presentato da entrambe le compagnie contro l'esclusione dal primo bando per l'assegnazione delle rotte in continuità da e per la Sardegna.
Ita è rimasta fuori dai giochi per una presunta mancanza di requisiti, la compagnia spagnola si è aggiudicata la procedura negoziata ma rientrando in pista con la prima gara potrebbe incassare di più. Solo che a pochi giorni dall'incontro con i giudici, ecco il doppio colpo di scena che al momento non ha spiegazioni: entrambi i vettori hanno ritirato la richiesta di sospensiva. Quindi rinunciano al tentativo di bloccare il regime in essere.
Nei ricorsi amministrativi la richiesta di sospensiva è quasi un must: in caso di accoglimento si inizia a capire se il Tar è orientato o no verso l'accoglimento del ricorso nel merito. In questo caso, ci rinunciano tutti. E se Volotea può essere compresa, visto che i suoi aerei stanno viaggiando nei cieli dell'Isola, più criptica appare la scelta di Ita. Da fonti vicino al dossier che domani verrà depositato il ricorso congiunto, ma essendo l'altra compagnia straniera ci vorrà più tempo per la notifica.
Misteri procedurali, dietro i quali si trincera chi era partito lancia in resta, annunciando addirittura querele contro l'assessore regionale ai Trasporti, e adesso invece sembra mettersi alla finestra in attesa di capire cosa possa succedere. E a breve verrà pubblicato il bando per la continuità che entrerà in vigore tra sei mesi e mezzo. Forse il campo di battaglia si è ampliato. E sette mesi di business non fanno più tanta gola, se dietro l'angolo ci sono quattro anni di rapporto con la Regione.