CAGLIARI. Solo tre regioni sono classificate a rischio basso: Sardegna, in testa, poi Basilicata e Valle d'Aosta. Diciotto, da quattro che erano, sono classificate a rischio moderato. Mentre salgono l'incidenza dei contagi e l'indice Rt. Un andamento che lascia prevedere una recrudescenza dell'epidemia. Questo emerge dall'ultimo monitoraggio dell'Istituto superiore di Sanità sul comportamento del Covid in Italia.
Il numero di contagi su 100mila abitranti in sette giorni è di 46 (la settimana precedente erano 34). E l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,96 (range 0,83 – 1,16), appena al di sotto della soglia epidemica è in aumento rispetto alla settimana precedente. Con una proiezione che vede l'1,14 per la settimana prossima.
Per il momento, si legge nella bozza del report, "il tasso di occupazione in terapia intensiva è stabile al 3,7% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 28/10). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 4,5%". Mentre è in forte aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (6.264 vs 4.759 della settimana precedente).
“L’incidenza settimanale a livello nazionale – spiegano dalla Cabina di regia - è in rapido e generalizzato aumento rispetto alla settimana precedente, appena al di sotto della soglia di 50 casi settimanali per 100.000 abitanti. La trasmissibilità stimata sui casi sintomatici è in aumento e intorno alla soglia epidemica; la trasmissibilità stimata sui casi con ricovero ospedaliero è in aumento e sopra la soglia epidemica. Questo andamento va monitorato con estrema attenzione e, se confermato, potrebbe preludere ad una recrudescenza epidemica”.
“I tassi di occupazione di posti letto in area medica e terapia intensiva – prosegue la nota - associati alla malattia COVID-19 non sono più in diminuzione. Una più elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo nelle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti”.