CAGLIARI. Un misterioso carico, arrivato a bordo di una nave che ha attraccato al porto canale di Cagliari nel cuore della notte. Destinazione: poligono di Perdasdefogu, con la scorta del nucleo batteriologico dei vigili del fuoco. Operazione Zeffiro, l'ha ribattezzata il deputato di Unidos Mauro Pili, che ha reso pubblici i dettagli di questo trasporto coperto dalle stellette militari.
"L’allarme nucleare, biologico e chimico è arrivato al reparto Nbcr dei vigili del fuoco della sede regionale di Cagliari con un fonogramma esplicito. E stanotte, alle 2 e 15 del mattino di venerdì 17, il carico con il codice rosso della massima allerta è sbarcato al porto canale di Cagliari. Il dispaccio di Stato giunto da Roma 3 giorni prima era stato chiaro come non mai: si comunica a tutto il personale che su questo territorio provinciale transiterà un autocarro contenente merci pericolose. Gli autocarri, uno di scorta, sbarcheranno direttamente al porto canale di Cagliari dalla motonave Stena Freighter battente bandiera Danese. Successivamente, – è scritto nel dispaccio – una volta sbarcati, gli autocarri procederanno per il poligono militare interforze di Villaputzu, come di seguito meglio definito. Incaricata del trasporto su gomma la soc. Geodis Wilson spa. Il primo mezzo motrice un Volvo tragato FC380MM mentre per mezzo di scorta un Mercedes Benz targato DL 759AP. Il gruppo specializzato dei Vigili del fuoco NBCR è precettato su tutto il percorso che ne seguirà. Un nucleo altamente qualificato chiamato ad intervenire solo in situazioni eccezionali: quando esiste un fondato pericolo di contagio da sostanze nucleari, biologiche, chimiche o radiologiche che potrebbero provocare gravi danni a persone, animali o cose. La sigla del reparto allertato NBCR, infatti, non è altro che l'abbreviazione di NUCLEARE - BIOLOGICO - CHIMICO – RADIOLOGICO ed è proprio a questo tipo di interventi che i nuclei vengono addestrati. Specialisti dei vigili del fuoco che si distinguono immediatamente dagli altri per la particolarità dei loro indumenti. Quando intervengono non indossano la divisa istituzionale, ma sono equipaggiati di particolari tute scafandrate per la protezione personale, dotate di auto protettori che consentono la respirazione anche in ambienti contaminati. Tutto questo per un trasporto in codice secretato: Zeffiro 40 denominato Z49 SRM Z40 stage – Classificato al n. Onu 0186 Classe 1 gruppo 1.3C – ADR – esplosivo. Con decorrenza immediata il personale giornaliero del servizio NBC e Radiometrico illustrerà i contenuti dell’operazione a tutto il personale operativo della sede centrale e del distaccamento porti”.
“Dettagli troppo definiti e soprattutto realistici per pensare ad una esercitazione addestrativa di allerta. E infatti ieri notte alle 2, al contrario del normale orario, la nave è arrivata in porto. La Sardegna continua ad essere meta di giochi pericolosi, nascosti nei carichi segreti e notturni, gestiti direttamente dai vertici militari. Non solo il rischio di un trasporto di materiale pericolosissimo tanto da allertare il servizio nucleare dei vigili del fuoco quanto l’utilizzo che di questo materiale esplosivo si dovrà fare nell’ambito del poligono di Quirra. C’è da restare senza parole rispetto all’arroganza e la tracotanza dei vertici della Difesa che continuano impunemente a considerare la Sardegna una terra dei fuochi di Stato dove fare ogni genere di esperimento a rischio e pericolo dei militari e dei civili che operano nelle aree. Siamo dinanzi ad un fatto di una gravità inaudita proprio perché il transito di questi materiali altamente pericolosi nelle strade della Sardegna, sfruttando la notte, con sbarchi alle 2 del mattino, appare davvero inquietante e irresponsabile. Ho presentato un’immediata interrogazione parlamentare e ho chiesto alla commissione d’inchiesta sugli effetti dell’uranio impoverito di acquisire con urgenza di contenuti di questo nuovo carico di morte verso Quirra. Tutto ciò – ha concluso Pili – è da irresponsabili e costituisce l’ennesimo abuso di Stato in terra di Sardegna. Abusi che devono finire una volta per tutte”.