CAGLIARI. Il piano del parco dovrebbe essere pronto dal 2007. Invece non c'è. Intanto si stanziano altri soldi per i professionisti che avrebbero dovuto redigerlo. Ma non tutti sono ancora al loro posto: due di loro hanno appena lasciato l'incarico. Incompatibilità con gli impegni professionali di ciascuno, pare. Anche se dopo due lustri non è stato concluso un lavoro che doveva essere pronto - da contratto - in otto mesi. Molentargius, l'oasi protetta (si fa per dire) delle beffe. Brucia ogni estate. Ci spuntano misteriosi incedi sotterranei che appestano l'aria per settimane. In parte è occupato da un agglomerato di costruzioni abusive che forse non ha eguali in Sardegna. Ha ingoiato decine di milioni di euro. E, nonostante una raffica di incarichi assegnati dieci anni fa, non ha nemmeno un piano che dovrebbe stabilire cosa se ne deve fare e come.
L'ultimo capitolo della surreale storia del piano del parco è recente, scritto in una determinazione del direttore dell'ente Claudio Papoff del 6 novembre. Si legge che l'ingegner Antonio Sanna il 25 settembre ha comunicato "la propria rinuncia al proseguimento dell’incarico a suo tempo affidatogli a causa di sopravvenute cause di incompatibilità con la propria attuale attività lavorativa". Lascia l'incarico, pochi giorni dopo, anche l'architetto Marco Cadinu. I due professionisti facevano parte dello staff che da giugno del 2007 - al costo loro di 165 mila euro più premi di produzione - avrebbe dovuto redigere il piano del Parco. Cosa è? Lo dice il sito dell'ente: "Lo strumento operativo di gestione, fondamentale per la pianificazione territoriale dell’area protetta". Insomma: un atto fondamentale per trasformare Molentargius, renderlo davvero un parco, per non fare affidamento solo sulla fortuna della colonizzazione dei fenicotteri. E magari creare lavoro. Certo, bisognerebbe fare i conti con tutti gli abusi edilizi. E questo è un problema: perché il problema, quello vero, dovrebbe essere risolto definitivamente.
Insomma: in dieci anni questo atto fondamentale non è stato partorito. Intanto, a dicembre, gli uffici dell'ente hanno studiato lo stato di avanzamento della redazione del parco. Al momento non è dato sapere a che punto siamo. Ma a luglio per lo staff di professionisti (ne fanno parte Franco Piga, l'architetto Francesco Carrer, Rita Cannas e Fusto Pani) ecco altri 89 mila euro. Chissà se Paolo Passino, neo presidente del parco di Moletargius, riuscirà a far raggiungere il risultato.