CAGLIARI. Tredici ricoverati in terapia intensiva. Come ai primi di giugno. È il dato più pesante dell’ultimo aggiornamento Covid per la Sardegna. Perché i posti letto occupati in Rianimazione in tutta l’Isola sono saliti al 6,6%. La soglia per restare in zona bianca è il 10. Superata quella, si diventa gialli.
Cosa succederebbe? Poco e niente, sul piano delle restrizioni: tornerebbe l’obbligo della mascherina all’aperto e anche il limite dei commensali al tavolo nei locali pubblici. Ma sul piano dell’immagine, nel cuore della stagione turistica, sarebbe un colpo pesante. Per tacere, ovviamente, del fatto che il superamento del limite significherebbe che ci sarebbero almeno 20 sardi che combattono tra la vita e la morte a causa del Covid. Finora la tendenza dei ricoveri è stata in crescita. Se non si dovesse invertire entro pochi giorni, la soglia potrebbe essere raggiunta già questa settimana e dalla prossima potrebbero scattare le restrizioni, benché minime.

L’aumento pare essere inevitabile. Tutti i pazienti gravi, finora, non erano vaccinati. Nemmeno una dose. Il reparto di terapia intensiva del Binaghi è pieno. E sono già tre i ricoverati in quello del Santissima Trinità. Chi finisce in area medica invece, e oggi sono 75 in tutto, con un incremento di cinque rispetto a ieri, spesso viene dimesso nel giro di pochi giorni. Due, per chi è vaccinato.

L’impatto sugli ospedali è una conseguenza dell’incredibile numero di contagi estivo della Sardegna. Oggi sono stato oltre 300. E il botto è nella Città metropolitana di Cagliari, dove l’incidenza è alle stelle: ormai è salita a 329, di gran luna la peggiore d’Italia. E con un’ampia fascia di popolazione non vaccinata, a questo punto per volontà e non per inefficienza del sistema, il pericolo è che la situazione negli ospedali possa peggiorare ulteriormente.
