CAGLIARI. Si sa, ma c'è anche la conferma scientifica: la qualità dell'acqua del mare è eccellente. Dai risultati delle analisi effettuate nel2020 dall'Arpas, appena pubblicati, risulta che è "conforme" ai parametri di legge il 99,3% dei 4000 campioni prelevati in 663 tratti di mare classificati come balneabili. Si sono registrati solo alcuni nei: lo 0,7 % è risultato "non conforme per un superamento della soglia limite di concentrazione per Escherichia coli (valore concentrazione limite pari a 500 MPN/100ml). Di questi 28 campioni non conformi, 16 presentano anche un superamento della soglia limite di concentrazione per gli Enterococchi intestinali (valore concentrazione limite pari a 200 UFC/100ml)". Ecco l'elenco.
Alla fine del monitoraggio si scopre che 653 acque di balneazione sono di qualità eccellente, 4 di qualità buona, 3 di qualità sufficiente e 1 di qualità scarsa. Quest’ultima è l’acqua di balneazione denominata 100 mt ad Est foce Fiume Santo - Porto Torres che ha riportato lo stato di “qualità scarsa” per il decimo anno consecutivo e che potrebbe essere stralciata dall’elenco delle acque adibite alla balneazione.
Le 663 Acque adibite alla balneazione rappresentano circa il 65 % di tutta la costa della Sardegna (circa 2.200 km escluse le isole minori) e corrispondono a più di 1.410 km di costa che sono controllati ai sensi del D.Lgs n. 116/08. Il resto della costa rientra nella tipologia di Acque non controllate e in Acque non adibite alla balneazione. Le Acque non controllate rappresentano nel complesso circa il 15 % del totale della costa (circa 334 km di costa); questi tratti sarebbero potenzialmente balneabili perché privi di pressioni, ma non sono controllati perché difficilmente raggiungibili per effettuare le operazioni di campionamento (costa a picco sul mare, isolette, etc.).
Le acque non adibite alla balneazione rappresentano circa il 20 % del totale della costa (circa 455 km) e ricomprendono le seguenti tipologie:
Zona di riserva integrale: zone A di “riserva integrale” delle Aree Marine Protette (circa 60 km).
Aree di foce: tratti di costa prossimi a foci di corsi d’acqua e/o sbocchi a mare di altri corpi idrici vietati alla balneazione per le pressioni che insistono su di essi (circa 35 km).
Zone portuali: tratti di costa interessati dalle aree portuali e prossimi a queste, in corrispondenza dei quali è vietata la balneazione per motivi igienico-sanitari e per tutelare la sicurezza dei bagnanti dal traffico di imbarcazioni (circa 162 km).
Zone interdette per scarico: tratti di costa interdetti alla balneazione per motivi igienico-sanitari, in quanto prossimi a punti di scarico a mare di impianti di trattamento di reflui del tipo a cielo aperto, in condotta sottomarina, etc. (circa 32 km).
Zone interdette permanentemente per altri motivi: tratti di costa vietati alla balneazione perché interessati da aree militari, zone industriali, aree pericolose per la presenza di frane, etc. (circa 160 km).
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