MONACO. Non è più solo un caso mediatico e politico: la Procura di Norimberga ha aperto un'inchiesta sulla vaccinazione di circa 120 dipendenti del Forte Village a Monaco di Baviera. Le ipotesi di reato sono di appropriazione indebita e corruzione. A riportare la notizia è l'emittente radiotelevisiva statale tedesca, Bayerischer Rundfunk, che parla anche di una serie di perquisizioni scattate negli edifici di Monaco. Tra gli indagati ci sarebbero una farmacia, medici e un avvocato.
"Un centinaio di dipendenti del villaggio turistico sardo Forte Village", scrive BR24, "sarebbero volati dalla Sardegna a Monaco il 21 maggio per la vaccinazione. Dopo un breve soggiorno, sono tornati in volo nell'Isola. Secondo la notifica, a seguito della decisione di perquisizione del tribunale distrettuale di Norimberga, vi è il sospetto di appropriazione indebita di vaccini, tangenti e corruzione nel sistema sanitario".
"Tra i sette accusati", continua l'emittente statale, "c'è un farmacista che avrebbe sottratto il vaccino e lo avrebbe reso poi disponibile per questa campagna di vaccinazione. A questa operazione illegale avrebbero preso parte anche diversi medici e un avvocato. In tutto risultano indagati tre medici, un avvocato civilista, due direttori d'albergo e un farmacista".
Lo scandalo era scoppiato sui giornali tedeschi pochi giorni fa, dopo che la notizia dell'avvenuta vaccinazione, annunciata dagli stessi vertici del Forte Village sulle testate sarde e nazionali, era arrivata fino alla Germania. Tanto da scatenare le polemiche anche nel mondo politico: a chiedere chiarimenti era stato il primo ministro bavarese Markus Söder, che aveva precisato di non volere "turismo delle vaccinazioni" nel proprio Paese. Stando alle ordinanze governative sul coronavirus, dicono anche i giornali locali, i dipendenti del Forte arrivati da Pula per ricevere il vaccino prima di tanti altri, non ne avrebbero avuto diritto, in Germania.