CAGLIARI. Il Comune aumenta le tasse per i cagliaritani, intanto in cassa ha 43 milioni di euro che non sono stati spesi: il 10% del totale del bilancio di palazzo Bacaredda. L'accusa arriva da tutta l'opposizione (Progressisti, PD, Sinistra per Cagliari e Progetto Comune per Cagliari) con un comunicato congiunto che fa i conti in tasca al sindaco Paolo Truzzu (e ai cittadini) e un raffronto con la gestione di Massimo Zedda.
"Soldi che avrebbero potuto sostenere le cittadine e i cittadini in un momento tanto difficile. Siamo molto preoccupati per come il sindaco e la sua giunta stanno gestendo le risorse del Comune, comprendiamo le difficoltà legate all’emergenza covid-19 ma è assurdo che non si riesca a spendere le risorse disponibili e si pensi invece ad aumentare le tasse”, è l'accusa.
I dati sono emersi nero su bianco nel rendiconto presentato venerdì mattina dallo stesso primo cittadino in commissione Bilancio. Su un totale di 458.838.099,72 per il 2020 il Comune di Cagliari ha mandato in avanzo - e quindi non ha speso - 43.331.358,48 euro, il 9,45% delle risorse disponibili. Il risultato più preoccupante, secondo il centrosinistra, riguarda le politiche sociali: su 71 milioni, un quarto delle risorse del bilancio corrente, hanno lasciato nelle casse comunali 10 milioni di euro. Non va meglio per pubblica istruzione, con 2,5 milioni di euro non spesi su 15,6 milioni. Altro settore critico è quello della mobilità, dove le somme non spese sono 1,7 su 12,5 milioni disponibili.
“Dopo un grido di allarme sulla tenuta dei conti del Comune, il sindaco – che non dimentichiamo è anche assessore al bilancio - ha deciso di mettere le mani nelle tasche dei cittadini con nuove tasse, come l'imposta di soggiorno, o con l'aumento di quelle esistenti, come i costi per i servizi cimiteriali, i passi carrabili, i pass per i parcheggi e le tariffe per gli spurghi - denunciano dai banchi dell’opposizione - Com'è possibile che in un momento così delicato si pensi di chiedere ulteriori sacrifici alle cittadine e ai cittadini senza però riuscire a spendere oltre 43 milioni di euro già disponibili? Tanto più che avevamo presentato emendamenti e ordini del giorno per sostenere le attività produttive con riduzioni della TARI o le attività sportive e culturali con l’aumento dei contributi, ma ci hanno sempre risposto che i soldi non bastavano. Ora che la situazione è chiara e che i soldi non sono stati spesi ci auguriamo che le nostre proposte vengano accolte, così da dare un po’ di ossigeno a tutte le attività in crisi”.