CAGLIARI. La Sardegna è l'unica regione d'Italia a non essere classificata a rischio basso, ma moderato: un declassamento legato, stando alle tabelle del monitoraggio dell'Istituto superiore di Sanità, a un lieve incrementi dei contagi settimanali che ha portato l'indice Rt addirittura allo 0.91, il secondo più alto.
A sfogliare il report sull'incidenza dei contagi, sembra di guardare un'altra realtà. Anche se si capisce dove stia il problema.
La definizione di incidenza, innanzitutto: è l'indicatore che si ottiene sommando tutto i nuovi casi di Covid in un determinato arco di tempo (il governo prende in considerazione i sette giorni), li si rapporta a una determinata porzione di popolazione (per convenzione quindi si moltiplica per 100.000) e poi si divide per il numero dei residenti del territorio considerato (per la Sardegna circa 1 milione e 611mila).
Il risultato per l'Isola? Dieci nuovi contagi ogni centomila abitanti in una settimana. Meglio solo il Molise, con 9. Il dato nazionale è a 24. Ma è scendendo al dettaglio delle province che arriva la buona notizia: Oristano ha l'incidenza ha zero. Come solo la provincia di Imperia. Poi c'è il Sud Sardegna a 3. Il dato più alto è quello di Nuoro: 25. In salita, a causa del focolaio scoppiato ad Aritzo. Lo stesso, unito a qualche piccola ripresa del virus nel Sassarese, che ha portato la Sardegna nella fascia di rischio più elevata. Ma per poco.
