CAGLIARI. “C’è un algoritmo che tende a calcolare in base ai parametri il livello di rischio, e tra questi anche la presenza di focolai”. Così il presidente Christian Solinas commenta il declassamento dell’Isola da rischio basso a moderato che arriva dalla bozza dell'ultimo monitoraggio settimanale sul Covid dell'Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute.
E anche se per poco la Sardegna resta fuori dalla zona verde Europea, l’ambizione rimane sempre quella di entrarci. “Per appena 48 casi questa settimana non siamo riusciti a festeggiarla, ma siamo impegnati perché nelle prossime due settimane si raggiunga l’obiettivo di stare al di sotto dei 25 casi ogni 100mila abitanti e quindi diventare una delle pochissime green zone europee per dare un ulteriore contributo al mercato turistico isolano”.
Arriva anche un invito da parte del presidente, rivolto a tutti. Si chiede buon senso: "Questa volta più che mai libertà deve fare rima con responsabilità: abbiamo riconquistato degli spazi che servivano a tutti per tornare a vivere, lavoriamo perché questi possano durare il più possibile. Riappropriamoci della nostra vita ma tenendo sempre ben presenti le buone norme di condotta come la mascherina, il distanziamento e l’igienizzazione delle mani che ci aiutano in questa battaglia”.
Si attende il green pass che dovrebbe entrare in vigore a partire dal 1 luglio. “È un grande passo in avanti per istituire libertà di movimento su tutto il territorio europeo, un passo importante che dà ragione a una proposta che la regione Sardegna aveva già messo il tavolo dall’anno scorso, aggredita da mille critiche, e che oggi è diventata la via maestra per tutti gli Stati”.
Ma a proposito di turismo, il presidente, in riferimento agli attacchi subiti lo scorso anno con l’aumento dei contagi nell’Isola in concomitanza con l’arrivo dei turisti, ha detto: “La Sardegna aveva un indice di contagio a 0.3, non c’erano casi, qualcuno li ha portati, e la regione era parte lesa, non certo untrice d’Italia, speriamo che quelle strumentalizzazioni e quegli attacchi assolutamente privi di fondamento, non si ripetano mai più e consentano invece al nostro territorio di sviluppare un’attività che è importante per creare valore e benessere a tutti i cittadini”.
Il pericolo però non è scampato, perché i turisti ci sono, anche se la campagna vaccinale è in corso e il green pass sarà disponibile tra meno di un mese. “La campagna turistica 2021 punta a coprire i mesi di spalla, l’aumento dei contagi è una delle ipotesi che guardiamo con attenzione, per evitare una diffusione di questo tipo il green pass sarà un punto d’aiuto, il resto sarà uno screening attento dei comportamenti responsabili da parte di tutti”. È di pochi giorni fa l’ipotesi del commissario per l’emergenza, il generale Figliuolo, che prende in considerazione di somministrare il vaccino anche ai turisti. C’è l’ok del numero uno della Regione “ma a patto che la struttura commissariale riesca a garantire le risorse sufficienti affinché non sia un’operazione a svantaggio dei sardi che devo fare il richiamo o la prima inoculazione”.
- Monica Magro
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