CAGLIARI. La chiamata dal ministero della Salute all'assessorato regionale alla Sanità è arrivata poco dopo le 14: la Sardegna resta in zona rossa almeno per un'altra settimana, fino a domenica 2 maggio. Nel pomeriggio è attesa l'ordinanza di Roberto Speranza.
La "condanna" a un altro periodo di massime restrizioni è arrivata dopo una mattina convulsa durante la quale si era profilata la possibilità di un passaggio in arancione già da lunedì: questa la prima conclusione alla quale, anche all'interno della cabina di regia, erano arrivati gli esperti. Perché è successo? Basta guardare i numeri. L'indice Rt dell'Isola, secondo l'ultimo monitoraggio, è sceso a 0,97. Quindi al di sotto di 1: un dato addirittura da zona gialla. L'incidenza dei nuovi contagi settimanali per 100mila abitanti si attesta - a ieri - ad appena 132, al di sotto della media nazionale. Non ci sono problemi di tasso di occupazione delle terapie intensive: non si è mai arrivati a sforare la quota del 30% dei posti letto disponibili. Solo un giorno, con 62 occupati, si è raggiunta la quota del 29%. Inoltre l'andamento dei contagi, nella settimana analizzata (fino al 18 aprile) è in calo rispetto alla precedente. Si segnala però una classificazione del rischio alta, con "molteplici allerte di resilienza". Anche a causa di un numero di focolai in crescita. Insomma: il sistema complessivo è in sofferenza. Ma i dati oggettivi, analizzati da soli, parlavano di un possibile passaggio in arancione.
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Solo che poi è stato preso in mano il decreto del 2 marzo, quello sulla base del quale vengono adottate le decisioni. E qui si legge, al comma 3 dell'articolo 38 (che riguarda le zone rosse), che "la permanenza per quattordici giorni in un livello di rischio o scenario inferiore a quello che ha determinato le misure restrittive comporta la nuova classificazione". Solo che la settimana scorsa la Sardegna aveva l'indice Rt a 1,38, il più alto d'Italia e oltre la soglia dell'1,25 che manda automaticamente in rosso.
Insomma: la Sardegna solo questa settimana, secondo i parametri, ha fatto registrare condizioni da zona arancione (per certi punti anche gialla). Se il trend dovesse essere confermato, l'allentamento arriverà da lunedì 3 maggio, sulla base del monitoraggio di venerdì prossimo. Non è previsto comunque il doppio salto. Se tutto andrà bene, di zona gialla si potrà parlare dal 17 maggio.