CAGLIARI. Il comitato tecnico scientifico ha spiegato che non c'è alcuno studio e di non aver dato nessun indirizzo per confermare il coprifuoco alle 22: "Scelta politica", l'hanno definita gli esperti. E allora perché la misura è stata prorogata? Qual è, esattamente, la ratio della decisione? E perché si trattano allo stesso modo il paesino dell'interno della Sardegna e "la grande città padana"?
A chiederselo, e a chiederlo a Regione, consiglio regionale e prefetti dell'Isola, sono con una lettera gli amministratori che fanno capo all'associazione indipendentista Corona de Logu. La firma, a nome di tutti, è quella del sindaco di Villanovaforru Maurizio Onnis.
"Il coprifuoco appare arbitrario e non motivato sul piano sanitario: il Comitato tecnico-scientifico che affianca la Presidenza del Consiglio ha infatti recisamente smentito di essere stato consultato in merito. Anzi", si legge nel documento, "ha specificato che si tratta di scelte solo politiche. La domanda nostra e dei cittadini, allora, è proprio questa: quali dettagliate ragioni politiche, o ancora sanitario-scientifiche, se ce ne sono, stanno dietro tale scelta? In nome di che cosa si limita la libertà di movimento di uomini, donne e giovani?".
E ancora: "Perché una misura restrittiva così odiosa e incomprensibile viene applicata allo stesso modo al piccolo paesino dell'Isola e alla grande città padana, in sintesi senza criterio?".