CAGLIARI. L'indice Rt della Sardegna è a 0,98. Lo ha detto l'assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu, sentito oggi in audizione in commissione Sanità in coniglio regionale. Un dato ben al di sotto della soglia critica dell'1,25 che condannerebbe la Sardegna alla zona rossa per (almeno) un'altra settimana. L'esponente della giunta Solinas si è mostrato "ottimista" sul passaggio in zona arancione a partire da lunedì ma c'è "l’unico dato non positivo dei focolai attivi". Domani è atteso il verdetto dell'Iss.
Intanto ci sono i numeri dei vaccini: la Regione ha utilizzato il 90% delle dosi di vaccino ricevute, è stato spiegato in audizione dall'assessore, dal direttore generale dell'assessorato Marcello Tidore e dal commissario dell'Ats Massimo Temussi e "la campagna potrà proseguire in modo regolare grazie all’arrivo di 61.000 nuove dosi più circa 5000 vaccini monodose di Jhonson & Jhonson, al netto dei circa 25.000 “richiami” che saranno assegnati a quanti hanno già ricevuto la prima dose.
Tidore si è poi soffermato sulle varie tipologie di pazienti “fragili” (diabetici, oncologici, autistici, grandi obesi) spiegando che si è cercato per quanto possibile di allargare la “platea” in modo da assicurare vaccinazioni tempestive. "Esistono tuttavia situazioni non omogenee fra i territori che si sta cercando progressivamente di recuperare", ha riconosciuto il dg dell’Ats Massimo Temussi che ha presentato un rapporto dettagliato sulla campagna, "ma questo è dipeso sia dalla capacità di risposta delle aziende territoriali che dal supporto dei medici di base, vero fattore in grado di fare la differenza, che però in molte aree è molto al di sotto delle potenzialità".
Il sardista Stefano Schirru ha sottolineato la necessità di vaccinare, oltre ai "fragili", anche i loro familiari, con particolare riferimento ai parenti di autistici e di diabetici, "per i quali la Sardegna fa registrare un primato italiano".
L'audizione in commissione ha avuto solo lo spazio di due ore: è stata interrotta per permettere la discussione, in consiglio regionale, sulla legge che riorganizza lo staff della presidenza. "Ancora una volta il centrodestra mette la legge sui super staff di presidenza e assessorati davanti ai problemi che la sanità sarda sta attraversando durante la pandemia. L'ennesima vergogna, se qualcuno riuscisse a provarne, che ancora una volta segna il distacco dalla realtà della maggioranza in Consiglio regionale", è l'accusa dei Progressisti, "La scelta del presidente del Consiglio regionale di lasciare alla commissione Sanità una finestra di appena due ore mentre si discute la legge 107 ne era una prova. La sospensione dei lavori della Commissione è la conferma. La commissione - riunita per la prima volta dopo un mese mentre gli ospedali sono di nuovo in difficoltà, le liste d'attesa per i pazienti non Covid sono lunghissime, la campagna vaccinale mostra tutte le sue pecche organizzative - avrebbe dovuto approfondire con l'assessore e i dirigenti dell'Ats una serie di argomenti che, nella testa di chi governa la Regione, sono evidentemente in secondo piano. Prima le poltrone, quindi".
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