SASSARI. Dopo l'inglese e la brasiliana, adesso è ufficiale: in Sardegna è presente anche la variante sud africana del Covid. A confermarlo è, ancora una volta, il laboratorio di Microbiologia e virologia dell’Aou di Sassari che lo ha riscontrato in tre campioni provenienti da due comuni del Nord Ovest Sardegna. La sicurezza che si tratti di variante sud africana è arrivata dopo la mappatura dell'intero genoma virale del Sars Cov-2.
Il sequenziamento del genoma virale è stato effettuato utilizzando l'apparecchiatura donata dalla Fondazione Dinamo.
Non è ancora stato chiarito se questa mutazione del virus possa incidere sull'efficacia del vaccino. Sarebbe capace di annullare l'attività di alcuni anticorpi monoclonali ed ha una maggiore capacità reinfettante.
«La nostra struttura si conferma così, ancora una volta, “laboratorio sentinella” – afferma il direttore del laboratorio di Microbiologia e virologia, professor Salvatore Rubino –. Il laboratorio, infatti, è in grado di allertare prontamente il sistema di sorveglianza sanitaria capace di circoscrivere immediatamente i focolai infettivi».
Attività questa che è stata svolta per i diversi casi Covid registrati nel Nord dell'Isola e, di recente, in occasione dell’individuazione dei numerosi casi di variante inglese del Covid che in Sardegna, dall'ultimo studio effettuato dai laboratori Covid sardi coordinati dall'Iss, ha fatto registrare una prevalenza del 75 per cento.
Un ruolo importante poi è stato svolto nell’individuazione, proprio nei giorni scorsi e per la prima volta nell'Isola, della variante brasiliana che ha interessato un comune del Sassarese.