CAGLIARI. In aereo o in nave, dall'8 marzo a ieri, martedì 16, in Sardegna sono arrivati 18mila passeggeri. Il 60 per cento di loro a avevano in mano un certificato di negatività, il 38 per cento ha effettuato il tampone all’arrivo, 46 i casi positivi riscontrati. E poi ci sono i furbetti. “Alcuni tentano di andare via per evitare la fila e i controlli”, dice Antonio Belloi, direttore generale della Protezione Civile, “tra questi, un paio sono stati già individuati dalla Polizia”.
I controlli quindi ci sono, e tra Ats e Protezione Civile si contano circa 400 uomini nei porti e aeroporti dell’Isola. Il tema è caldo, e mentre si attende l’ordinanza del presidente Solinas che dovrebbe mettere ordine agli arrivi in vista della Pasqua, il dirigente Belloi chiede “maggiore controllo al momento dell’imbarco per l’avventura registrazione sulla piattaforma della Regione Sardegna”.
Destra e sinistra chiedono con forza la firma dell’ordinanza in vista di Pasqua, poco più di due settimane, poi, senza un documento ad hoc per chi vuole arrivare in Sardegna, potranno arrivare tutti coloro che hanno una casa nell’Isola.
- Monica Magro
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