CAGLIARI. "Fatti salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute, non è consentito l’ingresso in Sardegna ai non residenti nel territorio della Regione, anche a coloro che intendono per recarsi presso le proprie abitazioni diverse da quella principale (c.d. seconde case)". Questo dice la bozza di ordinanza - che se protocollata diventerebbe la numero 9 del 2021 - in corso di elaborazione negli uffici della Regione. La firma del presidente Christian Solinas ancora non c'è, ma è certo che ci siano dei passaggi tra i vari enti regionali coinvolti, che dovrebbero garantirne il rispetto.
La predisposizione è in corso. Solo nelle ultime ore è stato aggiunto un passaggio, all'articolo 2, che riguarda il coinvolgimento delle compagnie, aeree e navali: "I vettori e gli armatori", si legge, "prima dell'imbarco dei passeggeri acquisiscono e verificano, oltre alla ricevuta dell’avvenuta registrazione dei passeggeri sull’applicazione “Sardegna Sicura”, di cui all’articolo 1 dell’Ordinanza n. 5/2021, la documentazione attestante il possesso dei requisiti previsti dal DPCM 2 marzo 2021 per gli spostamenti dalle Regioni di provenienza e dall’articolo 1 della presente Ordinanza". Inoltre "vietano l'imbarco nel caso in cui la predetta documentazione non sia completa o i passeggeri non siano in possesso dei sopracitati requisiti".
Chi arriverà in Sardegna potendolo fare, comunque, dovrà rispettare le regole già imposte. Dovrà registrarsi su Sardegna Sicura, avere un certificato vaccinale o che certifichi la negatività di un tampone fatto nelle 48 ore precedenti alla partenza, oppure sottoporsi al test gratuito allo sbarco, da ripetere dopo cinque giorni. Salvo decidere di restare in quarantena.