ROMA. Ormai nel Movimento 5 Stelle è guerra aperta. Il capo politico Vito Crimi annuncia l'espulsione dei sedici deputati che hanno votato no al governo Draghi. E la cagliaritana Emanuela Corda, che è andata contro la linea grillina con altri quindici (compresi Pino Cabras e Andrea Vallascas), replica: "Il nulla non mi può espellere da nulla".
Crimi ha annunciato su Facebook: "Quello sulla fiducia non è un voto come tanti altri. Stabilisce gli equilibri all'interno del Parlamento, determinando i posizionamenti fra maggioranza e opposizione. Chi non ha votato la fiducia a questo governo si è automaticamente collocato all'opposizione, dunque all'opposizione del MoVimento che ha deciso di sostenerlo, ed era perfettamente consapevole delle conseguenze delle proprie scelte".
La Corda non l'ha pesa bene. Per niente. E anche lei sceglie, per ora, i social per replicare: "Caro reggente infinito", replica a Crimi, "come sono lontani i tempi nei quali ti presentavi slle consultazioni coL PD insieme alla Lombardi con quei sorrisetti da presa per i fondelli, sbandierando la tua coerenza contro i dinosauri dal sistema. Oggi, attaccato alla poltrona del comando come un mitile allo scoglio, cambi le regole, decidi le alleanze territoriali senza confrontarti, fai e disfi a dispetto del codice etico, del contratto sottoscritto con i cittadini che ti hanno consentito di stare lì e persino delle più elementari regole di civile convivenza tra persone. Attacchi vilmente i tuoi compagni di viaggio e sorridi ai poteri che tanto hai dileggiato per anni. Le tue minacce mi fanno sorridere. Il nulla non può espellermi da nulla. Attendo comunicazioni formali oltre ai post da “cuor di leone” su Facebook. Risponderò punto su punto"