CAGLIARI. Manifestazioni raddoppiate, a causa del dilagante disagio sociale. E chiamate al 113 aumentate del 10 per cento rispetto allo scorso anno, nonostante il lockdown. Che non ha fermato il fenomeno degli sbarchi sulle coste della Sardegna: la rotta dal nord Africa ha richiesto oltre 400 interventi nel 2020. È tempo di bilanci per la polizia di Stato di Cagliari. Dalla questura arriva una sottolineatura: "Si è potuta registrare la totale assenza di turbative all’ordine e alla sicurezza pubblica anche durante tutte le manifestazioni che si sono svolte nel rispetto della normativa anti Covid-19". Insomma: c'è rabbia, ma Cagliari resta civile.
E il lockdown ha avuto anche un altro effetto: nel 2020 il calo dei reati di tipo predatorio (furti, rapine, estorsioni) del 40 per cento rispetto al 2019. Anche se sono aumentati gli arresti per spaccio di droga.
MANIFESTAZIONI. Durante l'anno, "per assicurare il diritto di manifestare il proprio pensiero e il proprio dissenso, preservando allo stesso tempo l’ordine pubblico", si legge in una nota, sono stati predisposti 2160 servizi – più del doppio rispetto allo sorso anno – che hanno comportato l’impiego di oltre 45.000 unità di personale appartenente a tutte le forze di polizia e delle polizie municipali.
STADIO. Sono stati 111, invece, i servizi organizzati per manifestazioni sportive, soprattutto durante le partite del Cagliari alla Sardegna Arena. Anche per le partite a porte chiuse, durante le quali si è registrato qualche disordine all'esterno dello stadio: 24 gli ultrà identificati e destinatari di Daspo considerati responsabili di tensioni durante il match contro il Crotone.
SBARCHI. Sono proseguiti a pieno regime gli sbarchi, soprattutto di algerini, sulle coste sud occidentali dell'isola. E la polizia ha lavorato sia sulle procedure di identificazione, con circa 400 interventi, che per garantire l'ordine nel centro di accoglienza di Monastir, teatro di tensioni e in due occasioni anche di rivolte.
GLI INTERVENTI. Solo nel territorio cagliaritano, nel corso di quest’anno, inoltre sono stati oltre 5000 gli interventi effettuati, oltre 18.000 persone identificate, 6400 i veicoli controllati e 61.300 le chiamate al 113 (circa il 10% in più rispetto all’anno scorso), gestite dal Centro Operativo Telecomunicazioni della Questura, che soprattutto durante i mesi di lockdown hanno risposto ai bisogni dei cittadini, gestendo direttamente diverse situazioni o anche solo dando le giuste informazioni sugli spostamenti consentiti.
COVID. Nei porti e negli aeroporti intenso è stato l’impegno soprattutto durante il lockdown per i controlli delle autocertificazioni sugli spostamenti tra regioni, durante i quali sono state controllate quasi 50.000 persone e 153 veicoli. Nelle attività pubbliche sono stati effettuati 219 controlli, nel corso dei quali sono state sequestrate 22 apparecchiature per il gioco illegale e irrogate sanzioni amministrative per un ammontare di oltre 340.000 euro. Inoltre, è stata disposta la chiusura ex art. 100 per 4 esercizi pubblici irregolari. Proprio all’inizio del primo lockdown, nei confronti di un circolo privato del quartiere di Is Mirrionis, all’esito delle verifiche amministrative, è stata applicata per la prima volta la normativa anti covid, con la chiusura dell’esercizio da parte del Prefetto.
SU STRADA. Sulle strade la Polizia di Stato ha effettuato 3.048 servizi di vigilanza stradale, rilevando 4.623 infrazioni al Codice della Strada, di cui 136 per eccesso di velocità e 154 per l’uso di telefono cellulare in auto. Inoltre, durante i 47 servizi per il contrasto delle cosiddette “stragi del sabato sera” organizzati durante il fine settimana nelle varie località della Provincia, sono state accertate 38 violazioni per guida in stato di ebrezza, che hanno rappresentato durante il 2020 il 31% delle violazioni di specie comunque accertate nei quotidiani servizi.
GLI ARRESTI. Nel corso del 2020 sono stati compiuti 383 arresti, di cui 57 autori di reati contro il patrimonio, tra cui furti, scippi e rapine e 171(circa 10 in più rispetto allo scorso anno) per spaccio di droga, con quasi 100 Kg di droga sequestrati e denaro provento di spaccio per più di 200.000 euro in contanti.
REATI DI GENERE. Nel territorio della storica Provincia di Cagliari si è registrata una tendenziale diminuzione dei reati c.d. "spia", ossia che indicano l'andamento del fenomeno criminale della violenza di genere. Considerando il periodo di tempo da gennaio a settembre, nel 2020 si sono verificati 110 episodi di atti persecutori, mentre durante gli stessi mesi del 2019 sono stati 132 (17% in meno); 162 i maltrattamenti contro i famigliari e i conviventi, circa il 26% in meno rispetto all'anno precedente, in cui, sempre da gennaio a settembre si sono verificati 220 fatti dello stesso reato. 33 quest'anno i casi di violenza sessuale, 13 in meno rispetto al 2019. La Polizia di Stato nella Provincia di Cagliari ha effettuato 22 arresti per maltrattamenti in famiglia e atti persecutori, mentre le denunce per gli stessi reati sono state 40. Nel corso di quest’anno sono state 41 le richieste di ammonimento e 18 i provvedimenti emessi
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