CAGLIARI. Quest’anno l’81% di coloro che hanno chiesto aiuto alla Caritas di Cagliari sono italiane. È quanto emerso nel corso del seminario arcivescovile di Cagliari “Luci di Carità in temi di pandemia”. Per l’occasione sono stati presentati i dati raccolti dal Centro Studi/Osservatorio di Povertà della Caritas. E sono nuemeri drammatici: circa 50mila persone nelle provincia di Cagliari si sono rivolte alla Caritas diocesana. Ad aprile è stato aperto il Centro temporaneo di distribuzione alla Fiera e in 64 giorni, da aprile a giugno, sono state aiutate oltre 22mila persone. Si tratta di 3.127 famiglie in tutto.
La Caritas ha distribuito pacchi alimentari, libri, farmaci e non solo, in sinergia con le istituzioni governative, gli enti locali, la Camera di commercio, ente Fiera, aziende singole e cittadini. Molti pacchi sono stati consegnati a domicilio per una media di quasi 100 spese giornaliere.
Secondo l’osservatorio quest’anno i volti della povertà sono cambiati. “Prima non si presentavano nei nostri centri: piccoli commercianti, artigiani, cassaintegrati che hanno ricevuto in ritardo risorse, operai licenziati, ambulanti, lavoratori in nero”, afferma il responsabile del Centro studi/Osservatorio Povertà e risorse della Caritas, Francesco Manca. “Il quadro economico è molto pesante. Non avevamo ancora superato la crisi del 2008 quando è arrivata la pandemia da Covid che ha inferto durissimo colpo alla società nel suo complesso”.