CAGLIARI. La previsione per la Sardegna è che nella primissima fase arriveranno meno di 80mila vaccini contro il Covid. Ma tra due settimane inizia lo screening con l’aiuto di Andrea Crisanti, che lavorerà al fianco dei vertici della sanità. Così la macchina regionale si prepara a sconfiggere il virus.
Di questo, dei vaccini e del lavoro che la Regione sta organizzando per superare l’emergenza si è parlato questa mattina in consiglio regionale nel corso della riunione della commissione Sanità alla quale hanno partecipato anche l’assessore alla Sanità Mario Nieddu e il commissario straordinario dell’Ats Massimo Temussi.
Inizia in questi giorni un’indagine tra le categorie interessate al vaccino anticovid (operatori sociosanitari, medici di famiglia, del 118, coloro che vivono nelle residenze per anziani e tutto il personale che ci lavora, più volontari): bisogna capire quanti vorranno farlo quando arriverà in Sardegna. “Entro il 18 dicembre dobbiamo dire alla Pfizer il numero esatto di chi dà il consenso a farsi vaccinare”, spiega l’assessore alla Sanità Mario Nieddu, “i vaccini non saranno più 80mila come annunciato, perché la struttura commissariale ha cambiato i criteri di assegnazione. Vuole un numero possibilmente preciso: quindi saranno meno. Anche sabato sera abbiamo fatto una videoconferenza con il commissario Arcuri, i ministri Boccia e Speranza”.
L’assessore Nieddu intanto è in stretto contatto con Andrea Crisanti, l’esperto incaricato di supervisionare la campagna di test. Lo screening parità tra il 27 e il 29 dicembre, nessuna conferma da parte del numero uno della Sanità, ma potrebbe partire dalle zone dell’interno dell’Isola. “Vediamo quale potrebbe essere la comunità più adatta per la partenza con uno stress test”, ha detto Nieddu, “sono previste inizialmente cinquantamila analisi, poi entrerà nel vivo a gennaio”.
Buone notizie anche sul fronte posti letto. Entro la fine di questa settimana dovrebbero essere attivati gli spazi dedicati ai pazienti covid al Binaghi di Cagliari.
- Monica Magro
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