CAGLIARI. Rinnovi contrattuali, più personale, abolizione del precariato, aumento della sicurezza all’interno delle strutture sanitarie. Sono alcune delle richieste dei lavoratori della Sanità che questa mattina sono scesi in piazza a Cagliari a manifestare. Si sono riuniti in piazza del Carmine aderendo allo sciopero nazionale degli impiegati del pubblico impiego, per dimostrare la loro presenza sul territorio e manifestare il loro disagio.
“Oggi siamo qui per manifestare una situazione di disagio su tutto l’apparato della funzione pubblica ma in particolare nella Sanità”, dice Alessandro Floris, segretario territoriale della funzione pubblica della Cisl di Cagliari. “Manifestiamo per un rinnovo contrattuale che è un diritto dei lavoratori, ma soprattutto ridà speranza per quello che ci è stato tolto in questi anni”.
Il sit-in nel capoluogo sardo è stato organizzato dalle segreterie regionali della Uil Fpl, Cgil Fp e Cisl Fp. I sindacati chiedono al governo più sicurezza, nuove assunzioni, la tutela dei precari e non solo. Tra i servizi che rischiano di avere disagi ci sono le attività scolastiche, i servizi sanitari e le attività degli uffici pubblici, dei ministeri e delle agenzie fiscali. “Troppo pochi operatori e con un'età media troppo alta”, scrivono Cgil, Cisl e Uil in una nota congiunta. “Per questo servono assunzioni, innesti di nuove professionalità e valorizzazione di quelle in servizio anche attraverso la formazione”. Secondo i sindacati in Italia verranno a mancare mezzo milione di lavoratori pubblici".