BITTI. “Pensavamo fosse una bambola, aveva i vestiti strappati, quando sono arrivato io perdeva ancora sangue”. Bustianu Cumpostu è noto in Sardegna per la sua lunga militanza indipendentista da leader di Sardigna Natzione. Ma è prima di tutto di Bitti, paese sconvolto dall'alluvione del 28 novembre: in questi giorni su BitziTv, armato di telefonino, ha raccontato in diretta - rigorosamente in limba - la devastazione del paese, il suo tentativo di risollevarsi. E le sue parole si riferiscono al corpo di Lia Orunesu, 89 anni, la donna ritrovata lontano quasi due chilometri dalla sua casa, dalla quale è stata strappata dalla forza dell'acqua, fino al campo di pallacanestro del centro polivalente di Bitti. Lei è solo una delle tre vittime del paese più colpito dal maltempo lo scorso fine settimana. Il centro del Nuorese piange anche Giuseppe Mannu, un allevatore di 55 anni, e Giuseppe Carzedda di 90 anni.
Cumpostu da allora ha raccontato tutto, minuto per minuto, con lunghe dirette. “Il ciclone Cleopatra aveva già fatto danni, ma non si pensava a una portata del genere”, dice mentre si stanno liberando le strade con le idrovore e si inizia a cercare il colore del granito delle strade, “si pensava che gli aggiustamenti che sono stati fatti negli argini potessero reggere, ma è stato un evento inaspettato, si sono contati 180 metri cubi di acqua al secondo”.
Oggi rimangono strade disastrate, molte non saranno percorribili ancora per molto tempo. Qualche casa è pericolante, una potrebbe essere demolita, lo valuteranno i tecnici che sono al lavoro.
E se da una parte c’è la tragedia, dall’altra c’è la catena della solidarietà. In campo ci sono già oltre 70 mezzi meccanici e circa 800 uomini. “Si sono preoccupati da tutto il mondo”, racconta Bumpostu, “siamo stati contattati da bittesi in Argentina, Germania, Australia. Tutti voglio cercare di contribuire per superare la crisi e sono arrivate persone da tutta l’Isola”. Tanto che il sindaco Giuseppe Ciccolini ha dovuto quasi bloccare la macchina della solidarietà.
In una nota stampa si legge che “il sindaco ringrazia calorosamente per il sostegno e la solidarietà che in questo momento di grande difficoltà la comunità sta ricevendo dal popolo sardo, tuttavia si chiede cortesemente di evitare di recarsi presso i territori colpiti, in quanto la logistica post emergenza già in essere sta comportando un enorme sforzo organizzativo”. Per fare donazioni ci si può rivolgere al centro operativo e ai servizi Sociali del Comune contattando i numeri: 3298109323 – 333237175
9. Oggi si chiedono guanti, incerati, varechina, mascherine FFP2, disinfettanti per le mani, rotoloni di tovaglie di carta, piatti, bicchieri e posate di plastica, scottex, carta igienica, scope, palette e detersivi. E c’è anche una raccolta fondi attivata dall’amministrazione comunale con la campagna #TUTTIconBITTI attraverso l’iban IT84N0101585250000000011498, causale Alluvione 2020. Una tragedia che si poteva evitare? In tanti se lo chiedono, la Procura di Nuoro intanto ha aperto un’inchiesta per disastro colposo. Di certo ci sono 20 milioni di euro per cancellare il pericolo dei canali tombati. “Si è perso tempo, ora c’è una progettazione in corso e due valutazioni”, spiega Cumpostu che si è confrontato con il sindaco Ciccolini anche in questi giorni, “si potrebbe fare una galleria idraulica, oppure riaprire gli argini e far scorgere l’acqua in superficie, questo però prevederebbe la demolizione di alcune vie come la via Brescia e Brigata Sassari: la soluzione non è facile trovarla, ma noi non intendiamo abbandonare il nostro paese”.
- Monica Magro
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Cumpostu: "Vi racconto la mia Bitti devastata dall'alluvione: ora solidarietà da tutto il mondo" (Video)
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