CAGLIARI. “Nessun dato confortante, dobbiamo essere pronti a qualsiasi evenienza”. Così Massimo temussi, commissario straordinario dell’Ares (l’Azienda regionale della salute). In carica da poco più di una settimana ha iniziato a lavorare a testa bassa per cercare di fronteggiare l'ondata di contagi In uno scenario che sicuramente preoccupa, l’Ares in questi giorni risolverà il problema legato alla carenza dei medici. Al bando dell’Ats, scaduto a mezzanotte, hanno risposto 500 laureati. Gli uffici sono già al lavoro per capire quali sono le preferenze territoriali camici bianchi e quindi collocarli un po’ in tutta la regione. Le chiamate saranno immediate, la carenza di organico è pesante. Andranno a rafforzare la catena produttiva degli ospedali e lavoreranno anche sul tracciamento.
Intanto si è arrivati quasi alla saturazione dei posti letto. Ma anche su questo fronte la Regione sta cercando spazi adeguati al ricovero dei pazienti covid. Un ospedale da campo c’è già, al San Francesco di Nuoro. Si lavora per avere più posti letto in un unico luogo, e tra le soluzioni da adottare si pensa al Marino di Alghero che può dare tra 60 e 120 posti. Non è escluso il Binaghi di Cagliari. Tra le buone notizie c’è anche l’attivazione di un altro hotel nell’oristanese, un altro sarà disponibile nel cagliaritano. E le file delle ambulanze al Santissima Trinità o al Marino di Cagliari: non ci sono più.