CAGLIARI. Il Tar, con un decreto del 10 aprile, aveva sospeso l'ordinanza del sindaco di Cagliari Paolo Truzzu che bloccava l'attività dei distributori automatici di alimenti in tutta la città. Ed ecco perché il primo cittadino con un proprio provvedimento del 12 ha concesso la riapertura parziale.
Il provvedimento contestato risale al 3 aprile. Tra divieti e imposizioni stabiliva anche che venissero "chiusi i distributori automatici cosiddetti h24 che distribuiscono bevande e alimenti confezionati compresi quelli posti nelle aree di servizio e di rifornimento carburante e con eccezione di quelli ubicati all’interno delle strutture pubbliche e private, purché abbiano esclusivo accesso dalla struttura ospitante e non siano dotate di ingressi autonomi e diretti sulla pubblica via”.
Un eccesso, secondo i giudici amministrativi. Che hanno accolto la tesi dell'avvocato Cristian Puzzoni, presentato per conto dalla Diana Srls, società del settore. In sintesi, per il Tar "l’attività della ricorrente può sostanzialmente ricondursi alla categoria della rivendita di generi alimentari", tenuti aperti dal decreto ministeriale sull'emergenza coronavirus. In più i giudici hanno considerato "il danno grave lamentato dalla ricorrente, che dall’attività trae l’unica fonte di sostentamento del legale rappresentante della società e della propria famiglia".
Così ecco la decisione: i distributori automatici potranno essere riaperti. Non h24, ma con gli stessi limiti orari dei negozi di alimentari. L'udienza di merito è fissata per il 6 maggio. Ma allora, si spera, l'emergenza dovrebbe essere alle spalle.
Intanto il sindaco, avvisati dall'ufficio legale, aveva già adeguato le disposizioni con una nuova ordinanza, emessa due giorni dopo il verdetto del Tar.