CAGLIARI. I contagi tra gli operatori sanitari in Sardegna? Per il 69% sono avvenuti all'interno degli ospedali. A confermarlo sono i dati forniti oggi dalla Regione, nel corso del punto stampa in videoconferenza con il presidente Solinas. I numeri parlano chiaro: chi tra medici, infermieri o oss è stato trovato positivo al coronavirus - dall'inizio dell'epidemia a oggi - ha quasi sempre contratto il virus all'interno del luogo di lavoro, l'ospedale. Precisamente per il 69% dei contagi accertati. Il 15,7% dei sanitari positivi è stato contagiato invece all'interno delle Rsa, le residenze sanitarie assistenziali, dove nelle ultime settimane anche in Sardegna sono scattati i controlli con tamponi a tappeto per l'esplosione di focolai. Pochi, invece, sono stati contagiati fuori dalle corsie. Solo il 7,8%, infatti, secondo i dati della Regione, ha contratto il virus in ambienti extraospedalieri, e magari, poi, lo ha portato dentro i reparti. Per il restante 7,5%, invece, non è stato possibile identificare l'origine del contagio.
Sulle modalità di tracciamento, invece, sono state presentate delle novità. Una in particolare: quella delle rilevazioni effettuati tramite le sim dei cellulari. "Abbiamo introdotto questo nuovo sistema - ha spiegato Solinas - grazie alla collaborazione con l'operatore di telefonia mobile prevalente nell'Isola". Dai numeri mostrati dalla Regione è emerso che tra marzo e aprile, in particolare da quando è stato firmato il decreto e l'ordinanza regionale del lockdown, i dati di traffico che registrano spostamenti sono crollati dell'85%. "Questo - ha detto Solinas - dimostra che le misure adottate hanno portato a un andamento degli spostamenti dei cittadini fortemente limitato e ha dato un contributo nel rallentamento dei contagi". Nel dettaglio gli spostamenti intercettati dai telefoni nell'Isola sono avvenuti in grandissima percentuale (95,7%) all’interno della provincia di casella della sim, solo il 4,3% invece sono extraprovinciali.