CAGLIARI. "Il paziente è arrivato già morto al pronto soccorso, è successo lì, nel piazzale. E sono stato io a decidere di non farlo entrare, anche se non c'era alcun sospetto di Covid: dobbiamo pensare ai morti, ma anche ai vivi". Pier Paolo Deidda è il medico dell'ambulanza che ieri intorno alle 13 ha effettuato il trasporto di un anziano verso la struttura di emergenza-urgenza del Brotzu. Bolla come "ricostruzione destituita di ogni fondamento" quella fornita da un operatore del 118, appartenente a un altro equipaggio, che ha raccontato lunghi momenti drammatici prima che venisse constatato il decesso del paziente (QUI IL RACCONTO, COMPRESO DI VERSIONE DELL'OSPEDALE), tenuto poi per molti minuti nel piazzale dell'ospedale.
Deidda smentisce anche che ci sia stata una discussione con il personale del pronto soccorso: "Abbiamo solo concordato sulla decisione di non portare il paziente all'interno per evitare ogni pericolo di contaminazione", spiega Deidda, "credo che l'operatore che ha raccontato quella versione dei fatti abbia fatto una cosa indegna in un periodo così difficile".
Di discussione avvenuta all'arrivo dell'ambulanza parla anche il Brotzu. Questa la versione dell'azienda: "Il paziente è arrivato già morto, era anziano, oltre 90 anni. L'unica cosa che ha fatto il personale del pronto soccorso, e non avrebbe dovuto farla, è stata di chiamare l'autorità giudiziaria. Ha fatto un favore alla medicalizzata che non voleva chiamarla. Quindi forse l'alterco di cui parla il volontario è riferito a questo. In questo momento di emergenza coronavirus non è stato fatto entrare, ma il paziente era già deceduto".