I contagi accertati al 20 marzo
CAGLIARI. Erano 134 il 19 marzo. Sono diventati 216 il giorno successivo. Sono i contagiati dal coronavirus in provincia di Sassari in sole 24 ore. E se il dato è preoccupante, perché dimostra che è il nord Sardegna a trascinare l'Isola sempre più in alto nella curva dell'epidemia, diventa da allarme rosso quanto si analizza la tipologia degli infettati: il 90 per cento di loro sono dipendenti degli ospedali. Secondo le ultime stime, il 90 per cento dei contagiati indossa il camice.
I contagi accertati al 19 marzo
C'è una lettura "buona" - per quanto di possa definire tale, in questa situazione - di questi numeri: l'incremento esponenziale tra il personale sanitario significa che il coronavirus in Sardegna sta colpendo prevalentemente persone tendenzialmente sane, di età non elevata. Quindi non soggetti particolarmente a rischio - come anziani o aventi patologie pregresse -, che hanno maggiori possibilità di superare l'infezione. Anche per questo il numero di ricoveri in terapia intensiva (15) in Sardegna è percentualmente basso. Per ora.
I contagi al Santissima Annunziata
Ma in questa fase purtroppo deve prevalere un'altra lettura: l'enormità di operatori contagiati - la stragrande maggioranza tra il Santissima Annunziata di Olbia e il Giovanni Paolo II di Olbia - dimostra l'inadeguatezza, o il mancato rispetto, dei protocolli sanitari, resi inutili dalla cronica mancanza di dispositivi di protezione per chi il virus lo sta affrontando a mani nude. E lascia intravedere un pericolo: se sono i dottori ad ammalarsi, chi curerà i malati in caso di escalation?