QUARTU. Spiagge invase dalle canne da dicembre, il Comune di Quartu dichiara la calamità naturale e chiede alla Regione i soldi per la rimozione. "La loropresenza è il risultato di un evento eccezionale", spiegano dal Comune. "A seguito della forte ondata di maltempo che si è abbattuta sul Sud Sardegna dal 18 al 23 dicembre 2019, si sono verificate ondate di piena nei corsi d’acqua che sfociano nel litorale cittadino, trascinando in mare una grande quantità delle canne presenti lungo gli argini. La mareggiata di qualche giorno dopo, provocata dai fortissimi venti di scirocco, ha causato il deposito sugli arenili. Un'ulteriore mareggiata del 20 e 21 gennaio le ha poi spinte anche verso la parte più interna delle spiagge, in parte ricoprendole di sabbia". Le canne si sono sono distribuite dal Poetto fino a Terra Mala.
“Il Poetto di Quartu è meno soggetto ai fenomeni di erosione che invece colpiscono la spiaggia nel territorio di Cagliari. Spostare le canne in aree interne dell’arenile, dove la vegetazione presente costituisce già una barriera all’erosione e ai movimenti della sabbia verso la strada, costituirebbe più un pericolo che una soluzione utile, anche in considerazione dell’alto rischio di vandalismo e incendio - spiega ilsSindaco Stefano Delunas -. Inoltre a Quartu l’emergenza interessa diversi chilometri di costa, vista la lunghezza del nostro litorale. E in alcuni tratti dello stesso il deposito delle canne in aree interne all’arenile non è neanche possibile, in considerazione delle dimensioni molto ridotte delle spiagge e della presenza di ciottoli. Per questo si rende necessario intervenire urgentemente per la rimozione, scongiurando così pericoli e danni economici. Ma l’intervento deve essere fatto con sistemi a basso impatto, prevalentemente manuali, in ragione della delicatezza del sistema ambientale costiero, e soprattutto di quello sabbioso”, conclude il primo Cittadino.
La rimozione manuale, in considerazione dell’elevato impiego di manodopera richiesto, con conseguente necessità di smaltimento presso impianti autorizzati, determinerà una spesa rilevante, imprevista e straordinaria. La quantificazione si aggira intorno ai 200mila euro.
La Giunta comunale ha pertanto ritenuto opportuno dichiarare lo stato di calamità naturale per gli eccezionali eventi meteorologici verificatosi dello scorso dicembre. È inoltre pronta ad anticipare dal Bilancio del Comune le risorse necessarie per la realizzazione degli interventi, ma contemporaneamente richiede alla Regione Autonoma della Sardegna la concessione di apposite risorse per il rimborso delle spese sostenute.