CAGLIARI. Nel 2017 scrisse un post contro Matteo Salvini, che stava per arrivare a Cagliari per tenere un comizio della Lega, evocando piazzale Loreto. Il diretto interessato non la prese bene. Anzi: presentò querela. E oggi l'autore, Mauro Aresu, antifascista e attivista per i diritti civili cagliaritano, si è presentato in tribunale per l'udienza nella quale è chiamato sul banco degli imputati per diffamazione, istigazione a delinquere e minacce. Assistito dall'avvocato Marcella Cabras, deve anche difendersi dalla richiesta di risarcimento di 30mila euro avanzata dal leader del Carroccio, che si è costituito parte civile.
Aresu finora ha rifiutato ogni transazione, perché vuole entrare nel merito del processo. Secondo la sua linea difensiva il suo post su Facebook di tre anni fa era solo espressione di un pensiero politico tutelato dall'articolo 21 della Costituzione.
Nessuna minaccia né diffamazione, per i legali. Per questo ha rifiutato di porre le sue scuse, come chiesto da Salvini. Che dovrà presentarsi in tribunale a Cagliari, in qualità di parte offesa. Oggi l'ex ministro dell'Interno non c'era, per la terza volta: così l'udienza è stata rimandata al 6 febbraio. “In quella data”, spiega l'avvocato Marceolla Cabras, Matteo Salvini dovrà riferirci quando si potrà presentare in Tribunale”. Dove è atteso il faccia a faccia tra Mauro Aresu e il capo della Lega.