CAGLIARI. Trasporti in Sardegna, la situazione è esplosiva. Per terra e per mare. Da una parte, sull'acqua, c'è l'aumento delle tariffe per il trasporto merci legato alla direttiva europea che impone alle compagnie di utilizzare combustibili a basso contenuto di zolfo e quindi meno inquinanti (ma più costosi). E a pagare sono i sardi, autotrasportatori e no. Dall'altra, nei celi, c'è la scadenza della continuità territoriale fissata per il 16 aprile: dal 17 è già impossibile prenotare voli da e per la Sardegna su Linate e Fiumicino. Anche a tariffe non scontate. E i temi vanno a conquistarsi il primo piano in consiglio regionale.
Sostenitore della mobilitazione e del blocco dei porti, Dario Giagoni, capogruppo della Lega, sottolinea che la Sardegna non può sopportare questo ulteriore oltraggio: "L'economia della nostra regione dipende quasi totalmente dal trasporto via mare e un rincaro di tale portata comporta pesanti effetti a catena, con aumenti su tutte le merci importate o esportate, compresi i beni di prima necessità, con gravi conseguenze sulla vita dei sardi, che andranno a pesare soprattutto sulle fasce più deboli della popolazione".
Per proseguire nella lotta per il superamento dei gap dovuti all'insularità, i gruppi Psd'Az e Lega (primi firmatari della mozione da cui è scaturito l'ordine del giorno approvato nella seduta del 21 dicembre 2019), hanno proposto, con l'accordo immediato del presidente del Consiglio, che la prossima seduta statutaria del 3 febbraio 2020 sia dedicata al tema della continuità territoriale.
Dello stesso avviso, dall'opposizione, i Progressisti. Che puntano al trasporto aereo e attribuiscono le colpe alla Regione di quello che sembra un disastro imminente: "La riunione del Consiglio regionale sul tema della continuità aerea è irrimandabile. La solitudine e il sostanziale caos con cui la Giunta sta affrontando la questione rischia di produrre disastri su una vicenda in cui un errore può far tornare indietro la nostra Regione di più di vent’anni", attacca Francesco Agus, "Non vorremmo essere coinvolti solo a cose fatte, magari di fronte a una situazione irreversibile: la Giunta chiarisca in Aula, una volta per tutte, che strategie sta portando avanti e in che modo pensa di garantire la proroga dell’attuale regime, ad oggi senza garanzie dal 17 aprile in poi. I primi effetti negativi di questa incertezza si stanno già verificando. Senza connessioni con gli hub internazionali, senza orari e tariffe certe, l’isola risulta essere drammaticamente esclusa dal mercato turistico internazionale in un periodo in cui i competitor europei programmano la stagione".
Allo stesso modo sono evidenti gli effetti che la continuità in bilico sta creando sui prezzi dei vettori che non operano in regime agevolato. I primi giorni del 2020 hanno visto un aumento vertiginoso dei prezzi dei voli low cost verso tutte le città italiane ed europee secondo il più basilare dei principi di domanda e offerta. Per questo Agus chiede che venga convocato il consiglio regionale, "che non si è ancora riunito dopo le feste".